"Avanti con la mappatura del genoma ma l'uomo è anche altro"

Secondo Scienza & Vita la ricerca non deve creare false speranze

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“La progressiva mappatura del genoma definita la ‘sinfonia’ del Dna è un enorme passo avanti nella comprensione della nostra corporeità, non dimenticando mai che ciò che siamo, non è mai determinato solo dalla nostra struttura genetica”. Lo ha dichiarato Paola Ricci Sindoni, Presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita.

“L’entusiasmo per queste scoperte è legittimo, ma va equilibrato con tutti quegli elementi che fanno la nostra storia personale e che ci rendono unici e irripetibili. Non tutto è già scritto nel nostro Dna, la genetica va infatti legata all’epigenetica ossia a quanto l’educazione, le abitudini e l’ambiente concorrono alla nostra identità”, ha aggiunto Ricci Sindoni.

La persona è il risultato dell’intreccio virtuoso di natura e cultura, per questo non tutto è fissato in noi per sempre, come qualche scienziato continua a enfatizzare. Ben vengano le indicazioni sulla possibilità scientifiche di isolare i geni patogeni, ma senza creare false speranze, spesso ingigantite dai media”.

“Pensare che l’unica risposta alle nostre domande sia custodita nelle cellule che compongono il nostro corpo è una prospettiva limitante. I risultati scientifici non vanno né esaltati né demonizzati, ma ricondotti alla visione integrale della persona, che ha in sé quel ‘di più’, che rende ciascuno un essere originale”, ha poi concluso la presidente di Scienza & Vita.

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ZENIT Staff

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