Si può avere l’immagine della vastità guardando il mare, il concetto dell’altezza fissando il cielo e le stelle.
Vivevo a Catania, proprio alle pendici dell’Etna dove ho avuto l’opportunità di farmi l’idea della potenza del fuoco incandescente.
Una eruzione spettacolare ci attirava, pur con la doverosa circospezione, a curiosare almeno dagli angoli meno pericolosi. Sono andato io pure a vedere la lava. Ovunque arrivava il torrente di lava infuocata bruciava tutto ciò che incontrava. Vedevo prendere fuoco case e alberi prima ancora che venissero toccati dal magma arroventato.
In quell’inferno che superava le mille calorie, tutto si trasformava in fuoco. I sassi neri e freddi, al passaggio della lava, quasi per incanto, diventavano fuoco che alimentava ancora altro fuoco: tutto ciò che toccava la lava diventava incandescente.
Sull’Etna, credo di aver visto la forza dell’amore portato e comandato da Gesù. Dove passa l’amore reciproco, tutto diventa Gesù. Non conosce ostacoli perchè tutto travolge e coinvolge nell’unità. Al passaggio di Gesù tutto diventa comunione che costruisce la sua chiesa. Le associazioni, i gruppi, grazie alla sua presenza, diventano comunità, i conventi si trasformano in fucine di santità, persino le carceri a quel calore diventano conventi.
L’Amore che è Dio vince tutto, vince anche la morte. “Manda, o Signore, il tuo Spirito, e saranno creati, e rinnoverai la faccia della terra”.
Ciao da p. Andrea
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