Danimarca: il dolore unisce cristiani e musulmani

Una rappresentanza composta da leader musulmani danesi e delle Chiese cristiane ha diramato un comunicato per condannare i due attentati avvenuti nei giorni scorsi a Copenaghen

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Copenaghen è una città sconvolta dopo i due attentati avvenuti nel fine settimana. Dapprima, durante un convegno sulla blasfemia in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo, è rimasto ucciso un partecipante; poche ore dopo, nei pressi della sinagoga ubicata in centro città, ha perso la vita una guardia.

“Sconvolti” si definiscono i membri del Gruppo di contatto tra musulmani e cristiani, composto da rappresentanti eletti delle comunità religiose musulmane danesi e delle Chiese cristiane. Il Gruppo ha diramato un comunicato stampa, ripreso dall’agenzia Sir. “Le vittime e le loro famiglie sono nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere”, si legge nel messaggio, che incoraggia “le comunità della Danimarca alla solidarietà”. Come cittadini “abbiamo a cuore la democrazia e il diritto di riunirci per scambiare opinioni o praticare la nostra fede, senza paura di perdere la vita”.

Il Gruppo definisce i due episodi “attentati contro l’umanità” poiché Dio “invita alla riconciliazione”. E conclude il comunicato: “Siamo tutti figli di Abramo e dovremmo essere di aiuto e di sostegno a vicenda”. Per questo “oggi siamo tutti una sola famiglia nel dolore”.

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ZENIT Staff

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