Nell’anno del bicentenario della nascita di Don Bosco, suor Rosetta Calì, salesiana di Catania,ha voluto dedicare al Padre dei giovani un prezioso lavoro editoriale che si presente come proposta e itinerario per un positivo approccio educativo. “Profili digitali under 30” è il titolo del volume, edito da Passione Educativa”, presentato ieri presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Catania.
In linea di continuità con la precedente pubblicazione “Educatore di rete. Identità e metodo” dedicato agli educatori, con il nuovo testo la religiosa entra in contatto diretto con i giovani e li accompagna nella selva misteriosa del mondo digitale.
Nella prefazione don Alessandro Grimaldi, docente di teologia della comunicazione, evidenzia le dinamiche sociali che circondano il “giovane adulto” di oggi, il quale ha necessità di un nuovo modello di “oratorio”, ambiente educativo, dove apprendere e vivere un nuovo umanesimo, e dare consistenza e identità ai profili digitali under 30.
La copertina, realizzata da Santa Argentino, tratteggia il profilo di un giovane con il tracciato grafico di una mappa concettuale con tanti simboli di evidenti richiamo al lavoro, allo studio, alla professione
Come già nello spettacolo-evento Un amore moderno da 200 anni, che ha aperto le celebrazioni del bicentenario di Don Bosco, anche in questo volume s’intersecano le domande: “Dove sono i giovani?” e “Dove sono gli adulti per i giovani?” A queste domande risponde il volume che costituisce quasi un “cruscotto di guida” per i giovani e nel monitor touch screen al solo sfiorare delle dita scorrono immagini, parole, suoni, messaggi che danno senso a valore all’universo dei social network secondo il nuovo vocabolario multimediale.
Formare le nuove generazioni, oggi, significa educarli ad una corretta digitalizzazione, non solo della realtà che ci circonda, ma ancor più della propria personalità.
I nuovi paradigmi dell’informazione e della comunicazione digitale plasmano il presente e il futuro, tracciano un solco profondo nella psicologia dei giovani ed il focus tematico del volume mette in luce i profili psicologici dell’adolescente e del giovane, che vive avvolto dall’alone galvanizzante dei media.
La repentina trasformazione innovativa dei linguaggi e dei social network sempre più tecnicamente evoluti avvolge il giovane di oggi come una ragnatela sempre più fitta, se non incontra la presenza di un educatore che trasforma la ragnatela in rete e fa evitare il rischio di soffocamento dentro la galassia mediatica.
“Stare in rete” e “Fare rete” con il linguaggio dei giovani è la risposta pedagogica che attiva una specifica metodologia di approccio educativo che tende alla ricerca il miglior bene dei giovani d’oggi, attori nell’agorà virtuale del Web 2.0.
Navigando sul web, inviando twitter o gestendo un blog, il giovane d’oggi consuma la propria dimensione esistenziale, impiegando tempo, energie e risorse, non solo come “consumatore”, ma da “protagonista”, attivando un nuovo stile di pensiero, che percorre nuovi territori e crea nuove forme di relazioni.
L’espressione di Giorgio La Pira: “I giovani sono come le rondini… annunciano la primavera” ritorna attuale nell’esplicitare la necessità di una nuova educazione, risposta certa e salda per la complessa società “liquida” che caratterizza il mondo d’oggi e intreccia caratteristiche individuali e sociali in una reciproca interazione.
Nei primi tre capitoli Suor Rosetta ha enucleato gli aspetti psicologici e sociali che caratterizzano la comunicazione e le relazioni tra i coetanei, nei confronti della famiglia e della società. Negli altri tre mette in atto la forte carica educativa e pianifica progetti, proposte, considerazioni e messaggi di carattere metodologico ed operativo dialogando ora con gli educatori, ora direttamente con i ragazzi. Il tono colloquiale appare manifesto anche nell’articolazione dei paragrafi brevi e incisivi con un costante intercalare di aneddoti e racconti introdotti dalla formula “Ascolta”. Sono questi gli spazi di sosta nel dinamismo vorticoso dell’infosfera, dove i media organizzano, acclimatano, anestetizzano le atmosfere, presentando “un mondo tagliuzzato in frammenti scarsamente coordinati” Attraverso l’ascolto attento di un messaggio educativo e chiarificatore si comprende meglio come modificare l’azione e l’intervento nell’uso intelligente dei media. I racconti delle tre formiche, del taxi, delle anfore, sono funzionali alla comprensione del messaggio educativo.
Immersi nella digital society i giovani di oggi hanno bisogno di un dialogo capace di costruire ponti e relazioni, e dalla qualità della comunicazione scaturisce la costruzione della propria identità. E’ il dialogo educativo la chiave che apre il tesoro dei segreti dell’anima e garantisce un successo di positività.
“Figli del disincanto, Generazione del senza, Giovani altrove” sono alcune delle espressioni adoperate dagli studiosi per fotografare la realtà del contesto sociale di oggi, che spinge all’apparire più che all’essere, e fa prevalere un atteggiamento di “quiete”, del “mi piace” , del “tutto e subito”, del presente senza tante prospettive per il futuro.
Ed ecco che da diligente educatrice, Suor Rosetta, propone come cura e terapia: una ricca dose di Vitamina “O” di Vitamina “C” Con queste vitamine di Ottimismo e di Costanza il tasso zero di gioia e d’interessi che molti giovani manifestano si eleverà, abbattendo le barriere del pessimismo e dell’egoismo. L’ottimismo è, infatti, la combinazione per aprire la cassaforte della vita. Sarà poi la costanza, efficace vitamina”C”, che aiuterà a vincere le difficoltà e a superare gli ostacoli.
Preziose sono nel volume le “briciole”metodologiche: un intreccio di consigli e di esperienze, di proposte laboratoriali e di suggerimenti operativi per migliorare la relazione educativa, fondamento della comunicazione didattica e dello sviluppo evolutivo.
“Non mollare mai, sii sempre il migliore” è l’augurio d’incoraggiamento che vale per sempre e invita a essere migliori anche nell’uso dei media e dei social network, che non sono soltanto “finestra sul mondo”, ma rappresentano la realtà e mettono in gioco i grandi valori che sono alla base della democrazia e della convivenza tra i popoli.
La globalizzazione della comunicazione interpella la pedagogia e indirizza le scelte educative nel sentiero dei media, completando il profilo identitario dell’educando con i profili digitali che oggi costituiscono i tratti più incisivi e determinanti.
Tra le considerazioni conclusive del volume rimane efficace l’espressione: Inquadrare il suo profilo è fondamentale, costruirlo è un’impresa favolosa che genera futuro. Il lavoro è già avviato e lo strumento è pronto.
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