In missione non solo i Dodici

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 10,1-9

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Lettura

Dopo l’invio in missione degli Apostoli, quello di “altri settantadue” discepoli ai quali il Maestro dà le medesime indicazioni: essenzialità di equipaggiamento, perché da altrove trae forza l’annunciatore; essenzialità di rapporti, perché non è la loquacità che trasmette il messaggio; consapevolezza che il compito non è un’allegra passeggiata. “La messe è abbondante, ma gli operai sono pochi” constatata realisticamente Gesù, ma la cosa più importante è pregare “il signore della messe perché mandi operai”: ne mandi altri, e faccia sentire ai primi che non sono essi i padroni del campo.   

Meditazione

Proclamato nella festa dei santi Cirillo e Metodio, evangelizzatori degli Slavi, il vangelo odierno ci induce a riflettere sulla “ nuova evangelizzazione” di cui ha bisogno l’Europa posta sotto il loro patronato. L’opera a cui la Chiesa ci chiama, risuona insistente nell’invito di Papa Francesco a «uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio». «Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura» ha detto Gesù in altra circostanza (Gv 4,35). Levare gli occhi significa guardare la realtà presente ma spingendo oltre lo sguardo: con un atto di fede, fondata sulla Parola di colui che, lungo la storia e nelle sue svolte, è e rimane il Signore dei campi; con la speranza, virtù teologale, senza la quale si rimane ingabbiati nelle difficoltà e nelle delusioni; con la carità, che ci spinge ad andare incontro a tutti. «Invito ogni cristiano – scrive Papa Francesco nella Evangelii gaudium – in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice. Sebbene la missione ci richieda un impegno generoso, sarebbe un errore intenderla come un eroico compito personale, giacché l’opera è prima di tutto sua, al di là di quanto possiamo scoprire e intendere. Gesù è il primo e il più grande evangelizzatore». Pregare “il signore della messe perché mandi operai” significa anche questo: lasciare che il Vangelo ci plasmi e che la nostra vita ne riporti la luce.

Preghiera

Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù (Evangelii gaudium).

Agire

In famiglia, nell’ambiente di lavoro e negli incontri di oggi mi impegno a non nascondere la mia fede e ad annunciare, anche con le parole, chi è Gesù Cristo per me.

Meditazione a cura di mons. Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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