Il riconoscimento del martirio di monsignor Oscar Romero e la prossima beatificazione hanno attirato nuovamente l’attenzione sull’Arcivescovo di San Salvador, ucciso il 24 marzo 1980.
Importante per conoscere la vicenda di Romero sono i suoi scritti, soprattutto il suo diario in cui narra anche delle visite alla Curia Romana con i relativi colloqui. In tale occasione annota l’importanza degli incontri con il cardinale Edoardo Pironio anche lui attualmente in causa di beatificazione.
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Mercoledì 9 maggio 1979
Mi sono diretto a visitare monsignor Pironio, che mi ha accolto in modo così fraterno e cordiale che soltanto questo incontro sarebbe bastato a colmarmi di conforto e coraggio. Gli ho esposto con confidenza la mia situazione sia nella mia arcidiocesi che presso la Santa Sede. Mi ha aperto il suo cuore, dicendomi quello che anche lui è costretto a patire, come prova sofferenza profonda per i problemi dell’America Latina che non sono del tutto compresi dal ministero supremo della Chiesa. […] E ha soggiunto: «La cosa peggiore che puoi fare è scoraggiarti. Coraggio, Romero!» ripetendolo molte volte. L’ho ringraziato anche per le risposte ad altri interrogativi posti in questa conversazione lunga e fraterna, e poi me ne sono andato col cuore pieno di nuova fortezza acquisita dal mio viaggio a Roma.
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Mercoledì 30 gennaio 1980
Andando all’appuntamento con monsignor Pironio, sono passato alla Segreteria di Stato per assicurarmi prima di tutto la possibilità di partecipare all’udienza generale con il Santo Padre. […] Poi ho potuto parlare con il cardinal Pironio, in una visita per me molto breve, ma molto incoraggiante. Mi ha detto che lui stesso voleva vedermi per comunicarmi con gioia che la visita del cardinale Lorscheider era stata molto positiva e che lo stesso Papa aveva ricevuto una relazione molto buona sul mio conto. Il cardinal Lorscheider aveva detto al cardinale Pironio che nel Salvador ho ragione io, che la situazione è molto difficile, che io vedevo chiaramente le cose e il ruolo della Chiesa e che bisogna aiutarmi. Suppongo che questa sia una sintesi della relazione fatta dal cardinal Lorscheider sul suo viaggio in Salvador. Ho ringraziato molto il cardinal Pironio e gli ho fatto persino coraggio, quando mi ha detto che anche lui aveva sofferto molto, proprio a causa del suo sforzo in favore dei popoli dell’America Latina, e che mi capiva benissimo. Mi ha citato una frase del Vangelo a cui lui dà una spiegazione particolare: «Non temete quelli che uccidono il corpo, ma non possono fare nulla allo spirito». Lui la interpreta nel senso che, se quelli che uccidono il corpo sono terribili, sono certo più terribili quelli che colpiscono lo spirito, calunniando, diffamando, distruggendo una persona, e che pensa sia proprio questo il mio martirio, persino dall’interno della stessa Chiesa, e che devo farmi animo.
Per ulteriori informazioni sulla figura del cardinale Pironio si può cliccare sui seguenti articoli:
- http://www.zenit.org/it/articles/papa-francesco-e-il-cardinal-eduardo-pironio
- http://www.zenit.org/it/articles/eduardo-pironio-precursore-di-papa-bergoglio