Il cardinale Calcagno: "Agata, modello per i giovani"

Il porporato ha celebrato oggi il pontificale in onore della Santa martire nella cattedrale di Catania

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La solenne celebrazione del pontificale in onore di San’Agata ha raccolto oggi nella maestosa cattedrale di Catania tutti i vescovi della Sicilia con il card. Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, ed il cardinale celebrante Domenico Calcagno, presidente dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica).

Il clima mite ha favorito una partecipazione numerosissima di fedeli, i quali hanno venerato le reliquie della giovane martire, esposti nell’urna d’argento e nel Busto reliquario, ornato di splendidi gioielli, dono ed ed ex voto dei fedeli devoti.

Un raggio di sole illuminava verso mezzogiorno il volto soave e sorridente di Sant’Agata, la “santuzza”, che nel pomeriggio completa con il “giro interno” la sua presenza tra i fedeli al grido: “Cittadini, siamo tutti devoti tutti. Cittadini Viva Sant’Agata”

Alla presenza delle massime autorità cittadine, il cardinale Calcagno ha ripercorso l’esperienza esistenziale della giovane Agata, fiore di bellezza e di bontà che esprime nel nome, “buona e virtuosa” la sua indole e la sua interiorità.

Il suo progetto di vita si sperimenta con la consacrazione al Signore rinnovando le promesse di servirlo e amarlo sopra ogni cosa. “La bellezza e la freschezza dell’amore di Dio si scontra con la crudele realtà dell’egoismo umano e con la prepotenza stupida di chi pensava di poter disporre anche della vita delle persone”, ha sottolineato il porporato.

Le sevizie, le torture, il martirio danno maggior forza e rinsaldano la fede della giovane martire, che riesce a controbattere alle pressioni del proconsole Quinziano, fino al generoso abbandono com’è stato cantato nel salmo responsoriale: “Alle tue mani Signore, affido la mia vita”.

Il legame reciproco tra Agata e Catania si è sviluppato nei secoli e ancor oggi è palpabile come una presenza viva che continua nel tempo e non semplicemente come memoria storica di un fatto lontano.

Secondo Calcagno, Agata parla ancora oggi alla società e diventa modello di vita cristiana nella sequela di Gesù. Oggi, infatti, non sono cessate le persecuzioni, le torture e le violenze che ostacolano la libertà religiosa e la libertà delle persone. Il pensiero del cardinale è andato in particolare alle tante giovani vittime di sfruttamento e di violenza a cui, facendo eco alle parole di Papa Francesco, ha ripetuto: “Non lasciamoci rubare la freschezza della vita che scaturisce dall’incontro con Cristo”.

La devozione dei fedeli verso la Santa martire si esprime in varie forme anche con pesanti ceri, ma l’attenzione verso la carità e i gesti continui di assistenza verso i poveri, fanno durare nel tempo la protezione di Sant’Agata per i suoi concittadini catanesi.

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Giuseppe Adernò

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