Sarà Fabiola Gianotti, fisico delle particelle elementari e prossimo direttore del Cern di Ginevra, a ricevere il premio “Renata Borlone, donna in dialogo” edizione 2015, per “le sue alte qualità professionali, per la passione mostrata nella ricerca scientifica e per le capacità umane mostrate nel fruttuoso coordinamento dell’elevatissimo numero di scienziati e ricercatori presenti nell’esperimento ATLAS.”
La cerimonia di conferimento avverrà domenica, 15 febbraio prossimo alle 9.30, presso l’Auditorium del Centro Internazionale di Loppiano (Movimento dei Focolari), alla presenza di rappresentanti del mondo scientifico, autorità civili e numerosi amici.
Cinquantaquattro anni, romana di nascita e milanese di formazione, dal 1° gennaio 2016 Fabiola Gianotti sarà la prima donna ad assumere la carica di direttore generale del più prestigioso centro al mondo per la ricerca in fisica delle particelle, fino a tutto il 2020.
Dal 1992 ha lavorato all’esperimento ATLAS, coordinando oltre 3.000 scienziati di 40 Paesi e nel 2012, in qualità di coordinatrice dell’esperimento ha annunciato la scoperta del Bosone di Higgs, particella chiave per capire come la materia ha avuto origine. Nota al grande pubblico come “particella di Dio” ed inseguita dagli scienziati per 50 anni, la scoperta del Bosone di Higgs conferma il modello standard che regge il nostro universo. Si tratta di un risultato scientifico d’immenso valore, premiato nel 2013 con il Nobel per la Fisica ai teorici che per primi avevano ipotizzato l’esistenza di questa particella.
Il Premio è stato istituito dall’Associazione culturale Renata Borlone in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia per onorare la memoria di Renata Borlone (1930-1990), focolarina, per oltre vent’anni corresponsabile di Loppiano ed ora Serva di Dio. Ricca di singolari valori umani e spirituali, Renata nutriva una particolare passione per la scienza che percepiva come strumento privilegiato per la costruzione dell’unità della famiglia umana. Nelle precedenti edizioni il riconoscimento è stato assegnato al fisico Ugo Amaldi del Cern di Ginevra e all’astrofisico Piero Benvenuti dell’università di Padova.