A Roma il 4 % della popolazione (pari a 114.819 cittadini) vive sotto la soglia di povertà, mentre il 7 % (200.934 cittadini) mangia in maniera adeguata solo ogni due giorni. Eppure nella Capitale ogni giorno vengono sprecate 20 tonnellate di pane, circa il 10% della produzione totale.
Alla luce di questi dati le ACLI provinciali di Roma ampliano “Il pane a chi serve”, il progetto che recupera il pane “del giorno prima” ancora buono, ma destinato allo spreco e lo mette a disposizione, grazie al quotidiano lavoro di matching degli operatori delle ACLI di Roma, di tutte le associazioni e reti di solidarietà che si occupano di contrasto delle povertà. Il progetto raccoglie e ridistribuisce a regime circa 1 tonnellata di pane a settimana con il coinvolgimento di 15 panifici. Oltre 60 le associazioni di solidarietà che beneficiano di questa iniziativa.
Il progetto viene rilanciato quest’anno in occasione della Giornata dedicata alla prevenzione dello spreco alimentare in Italia che si tiene domani e candidato a Expo 2015 nella sezione relativa alle buone pratiche sociali. L’iniziativa ad alta innovatività si propone da una parte di recuperare il pane invenduto e contrastare le povertà e dall’altra di sensibilizzare ed educare alla prevenzione allo spreco.
All’estensione territoriale del progetto si accompagna il lancio del nuovo sito che geolocalizza e valorizza la rete di associazioni e esercenti coinvolti. Verranno organizzati laboratori legati al riuso presso alcune scuole della periferia romana e 4 flashmob. Gli eventi culturali si svolgeranno in ciascuno dei municipi partner con l’obiettivo di unire comunicazione, prevenzione ed azione educativa in relazione alla tematica del recupero alimentare.
“La nostra rete solidale a km 0 punta sui legami di prossimità – commenta Lidia Borzì, Presidente delle ACLI di Roma – e si rafforza grazie alla partnership con 4 municipi, I, III VII e X, e attraverso sinergie sempre più forti con le associazioni di categoria a partire dalla CNA fondamentali per sviluppare un circolo virtuoso in cui la comunità si prende cura di se stessa. Il donare è allo stesso tempo ricevere avendo un ritorno positivo in termini relazionali, di fiducia e coesione. Il progetto sviluppa contemporaneamente 3 finalità: fronteggiare lo spreco per contrastare le povertà, cogliere la sfida del recupero e rafforzare i legami per combattere lo sfaldamento sociale”.
“Tra gli obiettivi abbiamo inoltre quello di progettare un’applicazione per device mobili che permetta di prenotare il pane di resa in tempo reale e facilitare così lo scambio – continua la Borzì – e lanciamo oggi un video che spiega il funzionamento del progetto”.
“Il pane a chi serve – conclude il presidente Borzì – uno dei progetti vincitori del bando della Regione Lazio ‘Un taglio alle povertà’, è un’occasione per promuovere una cultura contro lo spreco con un forte approccio concreto, culturale ed educativo. I nostri Servizi, a partire dal Patronato, ci restituiscono un’evidenza allarmante, alle povertà estreme che siamo abituati a conoscere si aggiungono tante fragilità sociali nuove come i working poor, gli anziani soli, i migranti, le famiglie numerose. Nel nostro piccolo, con questo progetto utile e di grande valore simbolico cerchiamo di dare loro sostegno rispondendo così all’invito di Papa Francesco di andare verso le periferie geografiche ed esistenziali”.