Appello per l'Ucraina: "La parola giusta è 'pace'. State lottando fra cristiani…"

Il Papa, a fine Udienza, lancia un appello a porre fine alla “violenza fratricida”. Incoraggiamento anche agli slovacchi a difendere la famiglia in vista del referendum di sabato

Share this Entry

Al termine della Udienza generale di oggi, in Aula Paolo VI, Papa Francesco ha lanciato un nuovo appello di pace per l’Ucraina, dove – ha constatato –  “la situazione sta peggiorando e si aggrava la contrapposizione tra le parti”.

Il pensiero è andato quindi “all’amato popolo ucraino”. “Preghiamo anzitutto per le vittime – ha detto il Pontefice – tra cui moltissimi civili, e per le loro famiglie, e chiediamo al Signore che cessi al più presto questa orribile violenza fratricida”.

Rinnovato anche l’appello “affinché si faccia ogni sforzo – anche a livello internazionale – per la ripresa del dialogo, unica via possibile per riportare la pace e la concordia in quella martoriata terra”.

“Fratelli e sorelle – ha poi aggiunto a braccio il Papa – quando io sento le parole ‘vittoria’ o ‘sconfitta’ sento un grande dolore, una grande tristezza nel cuore. Non sono parole giuste; l’unica parola giusta è ‘pace’. Questa è l’unica parola giusta. Io penso a voi, fratelli e sorelle ucraini … Ma pensate, questa è una guerra fra cristiani! Voi tutti avete lo stesso battesimo! State lottando fra cristiani. Pensate a questo, a questo scandalo. E preghiamo tutti, perché la preghiera è la nostra protesta davanti a Dio in tempo di guerra”.

Francesco si è rivolto poi ai pellegrini slovacchi presenti: “Desidero esprimere il mio apprezzamento all’intera Chiesa slovacca, incoraggiando tutti a proseguire nell’impegno in difesa della famiglia, cellula vitale della società”, ha detto il Pontefice. Il riferimento era chiaramente per il referendum di sabato prossimo, in cui la Slovacchia sarà chiamata a pronunciarsi  su che cosa debba intendersi per matrimonio, sull’adozione nelle coppie omosessuali e sul ruolo dei genitori nell’educazione dei figli. 

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione