Venerdì 31 gennaio, a Tarzo, diocesi di Vittorio Veneto,la musica di “OrchestriAmo la PACE… Compositori d’armonia”, il terzo degli appuntamenti di pace promossi dall’Azione Cattolica Italiana e dall’Istituto di diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo”, a partire dal Messaggio di Papa Francesco “Fraternità, fondamento e via della pace”.
Un “cammino” che l’Azione Cattolica e l’Istituto “Giuseppe Toniolo” hanno compiuto, da Nord a Sud della penisola, quasi a stringere in un unico grande abbraccio il Paese intorno al tema della pace e alle sue molteplici declinazioni. Se «il servizio è l’anima di quella fraternità che edifica la pace», come sottolinea Papa Francesco, l’Ac, anche in occasione di questo Mese della Pace 2014, ha voluto rimarcare il proprio stile di servizio facendosi incontro alle persone e abitando i territori e le parrocchie con spirito fraterno.
Attraverso tre capisaldi dell’impegno associativo sui temi della pace: lo studio e l’approfondimento culturale quale contributo per l’elaborazione di una vera e propria pedagogia della pace; l’impegno concreto per le vie del mondo e al fianco degli ultimi, attraverso un esercizio responsabile della cittadinanza e la passione per il bene comune; la festa dell’incontro e la gioia dello stare insieme per rafforzare i legami tra generazioni diverse e all’interno della società e della comunità ecclesiale.
Papa Francesco ci ricorda infatti che «la fraternità è una dimensione essenziale dell’uomo, il quale è un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello; senza di essa diventa impossibile la costruzione di una società giusta, di una pace solida e duratura». In queste parole sta il senso di quel “Compositori d’armonia” che troviamo nel titolo della festa-testimonianza: l’uomo è compartecipe, assieme al Signore, nella creazione di pace nel mondo; questo accade solo se cerchiamo di ascoltare e rispettare le armonie che ognuno di noi suona, mettendole assieme per crearne una unica che parli di pace e comunione fraterna.
Quella di Tarzo è una tappa conclusiva che, in realtà, apre ad un cammino più grande. La diocesi di Vittorio Veneto, infatti, ha recentemente valorizzato la propria tradizione di santità, attraverso le figure di santi e beati figli di quella terra e, tra essi, il beato Giuseppe Toniolo, testimone esemplare di impegno per il bene comune e la pace tra i popoli. Da Vittorio Veneto, allora, sulle orme di Giuseppe Toniolo, l’Azione Cattolica intende testimoniare con gioia il proprio impegno per la realizzazione di quella vocazione individuale e comunitaria alla santità che appartiene a tutti. Convinta che vi è una fraternità da riscoprire e valorizzare in seno ad ogni famiglia e ad ogni comunità, in economia, in quegli angoli di città dove si consumano i drammi dell’emarginazione, della disoccupazione, della violenza materiale e morale.
Dalle tante storie quotidiane di un’umanità offesa e sofferente si eleva, inesorabile, una richiesta di pace. È una richiesta di pace che ci viene affidata con fiducia e speranza da papa Francesco. Egli ci invita ad un’inversione di tendenza, ci spinge ad assumere uno sguardo nuovo su noi stessi e sul mondo, ci fa scorgere il cammino da compiere, si offre di compierlo con noi.