In vista del grande appuntamento del prossimo 10 maggio, che vedrà tutto il mondo della scuola riunirisi in piazza San Pietro con Papa Francesco, nasce il nuovo sito www.lachiesaperlascuola.it, predisposto dalla Conferenza Episcopale italiana quale spazio per prepararsi all’evento.
La grafica del sito – riferisce l’agenzia Sir – è quella di una cartina della metro, con le fermate marcate da linee colorate che s’intrecciano attraverso sette parole chiave – autonomia e sussidiarietà, educazione, alleanza educativa, insegnanti, generazioni e futuro, comunità, umanesimo – che fungono quasi da “bussola” per la scuola. Ad arricchire il portale, poi, materiali di approfondimento, iniziative sul territorio e indicazioni pratiche per la manifestazione di maggio, in cui il variegato “popolo della scuola” sarà accolto dal Papa.
Ad animare quest’ultima, la convinzione della necessità di “difendere e promuovere la scuola, a cui – anche al tempo della crisi economica – è legata la salute pubblica e la stessa democrazia”. E non c’è “testimone migliore” di Papa Francesco “per assicurare a tutti che la Chiesa intende promuovere la scuola per il bene di tutti, a favore di ciascuno”, scrive mons. Nunzio Galantino, segretario generale ad interim della CEI nel messaggio-invito sul nuovo portale.
“Non possiamo fare finta di niente”, sottolinea il presule nella nota ripresa dal Sir. “Va inquadrato nel contesto del decennio sull’educazione e centrato su un’idea concreta di bene comune” e richiede di “ritessere i fili della scuola, cioè quello delle generazioni (docenti e discenti), quello delle agenzie educative (scuola, famiglia, Chiesa), quello, infine, delle dinamiche sociali (scuola e lavoro)”.
“Se educare è possibile e necessario se coltivare l’umano viene prima del profitto, se la scuola è la frontiera della socializzazione, non possiamo far finta di niente”, aggiunge Galantino, ricordando che “la Chiesa storicamente ha sempre avvertito l’urgenza di star dentro a questo mondo perché sa per esperienza che solo persone libere e critiche possono dar seguito a una società giusta e aperta”. “Prendersi cura della scuola” è dunque, secondo il vescovo, “un impegno e insieme una opportunità”: “Solo ripartendo da questa attenzione al percorso di ciascuna ragazza e di ciascun ragazzo – afferma – si realizzerà una comunità all’altezza delle sfide che l’epoca presente pone con incalzante velocità”. “Siamo dentro un processo di grandi trasformazioni che la scuola non può subire – conclude il segretario CEI – è questo il motivo per cui la scuola deve ‘rinnovarsi e rimotivarsi’”.
A fargli ecomons. Domenico Pompili, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, il quale, nel video di presentazione dell’iniziativa, afferma: “Tutti quelli che pensano che oggi, ancor prima della logica del profitto, sia importante riattivare la logica della crescita della persona, si ritroveranno a Roma, e sarà una grande festa”.