Camminare al buio

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Nelle domeniche del tempo ordinario saremo accompagnati dal Vangelo di Matteo. La liturgia ci fa iniziare oggi il nostro itinerario domenicale, come lo stesso Gesù oggi dà inizio alla sua missione. Annuncia, guarisce, insegna, chiama persone semplici che collaborino alla sua opera: fa tutto entrando nella più normale quotidianità, e la illumina. Il testo di Isaìa riportato nel Vangelo ci dice proprio che con Gesù le oscurità sono state illuminate, che Lui è davvero «la luce del mondo». 

Meditazione

L’arresto di Giovanni Battista sembra essere per Gesù il segno che lo muove ad iniziare la sua missione, realizzando quella profezia che lo stesso Matteo ci riporta: «una luce è sorta» (v. 16). Va a Cafàrnao, come dicevano le Scritture, annunciando che il regno di Dio è vicino, così vicino che si fa incontrare proprio nel pieno delle attività dell’uomo, durante una giornata come tutte le altre. Fa così anche con noi, perché è proprio nel contesto della nostra quotidianità che si inserisce l’incontro con Dio, non al di fuori delle nostre storie, della nostra realtà! È Lui che ci cerca, che vuole avere bisogno di noi, che si lega ai discepoli, come nella pagina odierna. Potrebbe compiere la sua opera da solo, ma non vuole essere solo. È il suo stile, così diverso dal nostro individualismo e dalla paura di condividere che blocca ogni amicizia. Ci affascina e ci stupisce la prontezza con cui questi quattro uomini lasciano un lavoro a metà, per una proposta “assurda”. Cosa avranno capito dell’espressione «pescatori di uomini»? Forse nulla, ma hanno visto la luce in quell’uomo che li chiamava, la luce che desidera chi «abita nelle tenebre» (v. 16). Anche noi siamo nel buio, senza Gesù camminiamo nelle tenebre. Spesso non ce ne accorgiamo, perché c’è assuefazione all’oscurità, c’è il rischio di accomodarci in una situazione scomoda, e di non desiderare più il bene che il Signore ha posto nel cuore di ogni persona. I quattro discepoli avevano mantenuto acceso il desiderio di quella luce annunciata dalle profezie, di quella felicità iscritta nell’animo. L’hanno vista e l’hanno seguita, sicuri, perché è solo al buio che è pericoloso camminare! Usciamo ogni giorno dalle tenebre per farci incontrare dalla Luce!

Preghiera

«Illumina il tuo volto che è in noi. La tua immagine non deve restare nelle tenebre: invia un raggio della tua sapienza, che dissipi le nostre tenebre, sì che rifulga in noi la tua immagine. O preziosa anima del cristiano, riscattata dal sangue dell’agnello, renditi conto di quanto vali! E se per colpa mia questo tuo volto apparirà alquanto deforme, sia restaurato da te ciò che da te era stato formato» (Sant’Agostino, Esp. Sal. 66,4).

Agire

Uscirò dal mio individualismo e “perderò” tempo a fare quattro chiacchiere con un vicino, un familiare, una persona con cui fatico nella relazione.

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Romatratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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