Nel 1984, il presidente americano Ronald Reagan e il beato Giovanni Paolo II stabilirono formalmente le relazioni diplomatiche tra gli USA e la Santa Sede. Trent’anni dopo, lo storico evento è stato celebrato durante un ricevimento presso il rinascimentale Palazzo della Cancelleria a Roma.
Ken Hackett, ambasciatore USA presso la Santa Sede, e l’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario vaticano per le Relazioni con gli Stati, hanno commemorato le relazioni intercorrenti tra i due stati.
Sebbene i rapporti diplomatici si siano formalmente instaurati negli anni ’80, sia l’ambasciatore Hackett che monsignor Mamberti, hanno ricordato che tali relazioni risalgono alla nascita degli USA.
Il primo contatto ufficiale tra Santa Sede e Stati Unit risale al 1788, quando il presidente George Washignton assicurò a papa Pio VI che avrebbe avuto piena libertà di nominare i vescovi statunitensi. Un anno più tardi, John Carroll fu eletto primo vescovo di Baltimora, nonché primo vescovo cattolico di tutti gli Stati Uniti.
Nel suo discorso, monsignor Mamberti ha dichiarato che le relazioni tra Santa Sede e Stati Uniti sono cresciute lentamente e costantemente, dicendosi convinto che il legame tra i due stati continuerà a rafforzarsi.
“Possa l’amicizia e la cooperazione tra Santa Sede e gli Stati Uniti rafforzarsi ulteriormente all’interno della famiglia delle nazioni perché il mondo possa crescere in pace, giustizia e fraternità”, ha aggiunto Mamberti.
L’ambasciatore USA presso la Santa Sede ha detto di credere che papa Francesco abbia “impresso un segno molto elevato” nel portare l’attenzione sui poveri e sugli emarginati. “Credo fortemente che il presidente Obama voglia imprimere questo segno nelle cose che fa”, ha aggiunto.
Il ricevimento arriva in un momento importante nelle relazioni USA-Santa Sede, ovvero poco dopo l’annuncio della prima visita del presidente Obama a papa Francesco, in programma per il prossimo 27 marzo. L’ambasciatore Hackett ha espresso la propria speranza che possano instaurarsi buone relazioni tra il Santo Padre e il presidente USA.
“Il presidente Obama è appassionato di molte tematiche che coinvolgono la gente che non ce la fa, come papa Francesco. E io spero che possano trovare un terreno comune dove poter mettere in pratica questa passione”, ha aggiunto l’ambasciatore.
Se da un lato non si parla di una possibile futura visita del Santo Padre negli Stati Uniti, l’ambasciatore Hackett spera che ciò possa avere luogo. “Ci piacerebbe, ci piacerebbe!”, ha esclamato.
[Traduzione dall'inglese a cura di Luca Marcolivio]