Le visite pastorali di Papa Francesco allo studio per i prossimi due anni sono quattro: una in Europa, le altre tre in Asia. Lo ha riferito stamattina il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi.
Uno dei possibili viaggi sarà quello in Corea del Sud, la prossima estate, in occasione dell’Asian Youth Day, l’incontro dei giovani cattolici asiatici, in programma a Daejeon, dal 10 al 17 agosto, al quale il Santo Padre è stato ufficialmente invitato dai vescovi coreani e la cui possibile partecipazione è “allo studio”, ha detto Lombardi.
Lo scorso 12 gennaio, durante l’incontro con i rappresentanti del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il Papa aveva auspicato il “dono della riconciliazione nella penisola” coreana, nella speranza che i governi di Seoul e Pyongyang “non si stanchino di cercare punti d’incontro e possibili soluzioni”.
Da parte sua, lo scorso 19 dicembre, il Segretario di Stato Vaticano, monsignor Pietro Parolin, in occasione di una messa da lui presieduta presso il Pontificio Collegio Coreano, aveva ugualmente pregato per la riconciliazione tre le due Coree e per il rispetto dei diritti umani nella penisola.
Altre visite pastorali allo studio in questo continente sono quelle nello Sri Lanka e nelle Filippine, che probabilmente avranno luogo nel 2015. Lo stesso papa Francesco aveva espresso il desiderio di poter visitare questi due paesi, conversando con i giornalisti durante il viaggio di ritorno da Rio de Janeiro, lo scorso 29 luglio.
“In Asia si deve andare”, aveva detto in quell’occasione il Pontefice, sottolineando che il suo predecessore Benedetto XVI, non ne aveva avuto né il tempo, né l’opportunità, pur avendo visitato i restanti quattro continenti: Europa, America, Africa e Oceania.
Per quanto riguarda Sarajevo, padre Lombardi ha confermato l’invito al Papa da parte della diocesi bosniaca, tuttavia manca ancora una decisione del Santo Padre e “non vi è nulla di operativo”, ha precisato il portavoce vaticano.