Si aprirà, venerdì 24 gennaio, alle 15, presso la Domus Mariae di Roma (Via Aurelia 481), il 29° Congresso Nazionale elettivo del Centro Italiano Femminile, i cui lavori proseguiranno fino a domenica 26 gennaio alle ore 13,00.
Il Congresso è dedicato al tema “CIF: quel passo in più. Ri-generare la vita, Coltivare la speranza” per sottolineare come l’operare insieme rappresenti un passo in più per le donne cattoliche e per ricordare, a venticinque anni dalla Mulieris Dignitatem, che il genio femminile è testimonianza soprattutto della capacità di prendersi cura dell’altro.
Il 29° Congresso nazionale rappresenta il momento conclusivo di un percorso durato quattro anni che apre a un nuovo inizio denso di attese, all’interno di un percorso ben definito che vede la nostra Associazione esprimere il proprio carisma soprattutto nella formazione delle donne affinché diventino credenti credibili e cittadine credibili, ma anche nell’offerta di servizi a sostegno della famiglia, dedicati in particolare ai minori, agli anziani, alle donne in difficoltà, alle comunità locali, in sintonia con le indicazioni del Magistero e della Dottrina Sociale della Chiesa.
Saranno presenti le delegate comunali, provinciali e regionali dell’Associazione presente in più di 400 comuni, in 84 provincie e nelle 20 regioni, che eleggeranno il nuovo Consiglio Nazionale del CIF per il quadriennio 2014-2017.
Questo Congresso nazionale – sottolinea la Presidente Nazionale del Cif, Maria Pia Campanile Savatteri – apre la celebrazione del settantennio del CIF, nato nell’ottobre del 1944, celebrazione che riproponendo la memoria, proietta l’Associazione verso il futuro. Ciò emerge chiaramente anche nella ricostruzione storica “Donne d’Italia. Il Centro Italiano Femminile, la Chiesa, il Paese dal 1945 agli anni Novanta”, il saggio di Maria Chiaia, per le edizioni Studium che sarà presentato alle ore 18,45 di venerdì.
Alla presentazione del saggio interverranno, insieme all’autrice, con il coordinamento della storica Cecilia Dau Novelli, Patrizia Gabrielli, Professore di Storia contemporanea e Storia di genere all’Università di Siena-Arezzo e Albertina Soliani, già senatrice della Repubblica Italiana.