C'è uno spartito tutto tuo da suonare!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Domenica scorsa il Battesimo di Gesù ci ha introdotti nel Tempo Ordinario e anche oggi il Vangelo ci riporta a quelle stesse acque del Giordano, per farci ripartire dal Battesimo. È l’inizio di tutto, non solo della missione di Gesù o di quella del Battista, ma anche della nostra. Il Battesimo ci dà la certezza di essere figli di Dio, innestati nella sua paternità, ci rende consapevoli del dono grande di appartenergli e della responsabilità di una missione che ci viene affidata. Questo brano ci invita a riscoprire la nostra dignità di profeti, fedeli alla vita che il Signore ci ha donato. 

Meditazione

Giovanni Battista prende davvero sul serio la sua missione, quella di precedere il Messia predicando un Battesimo di penitenza. È un uomo che si lascia guidare dallo Spirito, senza sapere nulla di sicuro, ma con una fede che gli dona la possibilità di vedere e leggere i segni della realtà attorno a lui. Come ha fatto a intuire che quell’uomo, che veniva verso di lui, era l’Agnello di Dio? È un’immagine, l’agnello, che dice tutta la missione di Gesù, ma di cui Giovanni era ignaro! La fedeltà alla propria missione, che passa dalle cose semplici, rende capaci di profezia, di vedere la presenza di Dio, il suo passaggio, con intelligenza. Siamo profeti anche noi, in virtù del Battesimo, chiamati come Giovanni a entrare con profondità dentro la nostra storia e dentro la storia del mondo intero, per leggere come lui i segni di Dio, che non mancano mai, perché è sempre Lui che ci viene incontro (Gv 1,29). La missione tutta nostra, consegnataci nel Battesimo, è come una partitura musicale in cui ciascuno di noi deve suonare la sua parte. Ci è chiesto di donare la nostra originalità, come fa ogni artista, di usare il proprio strumento, di interpretare il meraviglioso spartito cui Dio ci invita a partecipare e cui liberamente possiamo aderire. Dio è compositore e direttore; noi non possiamo delegare nessuno a suonare al posto nostro, a vivere cioè al posto nostro! Fidiamoci, come ha fatto Giovanni e tutti i Santi! Entrando in quella bella partitura che si dipana giorno dopo giorno, impareremo ad essere testimoni, profeti, uomini e donne gioiose, intelligenti nel contemplare il volto di Dio, anche nelle pieghe dolorose della storia. Ma sarà sempre uno spartito bellissimo! 

Preghiera

«Benedetto sei tu, Signore, insegnami i tuoi decreti… Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze. Voglio meditare i tuoi precetti, considerare le tue vie. Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua parola…  Aprimi gli occhi, perché io consideri le meraviglie della tua legge. Amen» (Salmo 119,12.14-16,18). 

Agire

Leggerò il quotidiano e leggerò anche gli eventi che mi capitano in questo giorno, come segni certi della presenza di Dio. 

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Romatratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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