Il compimento di una lunga attesa

La beatificazione di Maria Cristina di Savoia

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L’iter della Causa di beatificazione della Venerabile Maria Cristina di Savoia si è concluso felicemente nel corso dell’anno Bicentenario della nascita della Venerabile (14 novembre 2012 – 14 novembre 2013) e nel corso dell’Anno della Fede. Questo dato è estremamente significativo se consideriamo che le ultime parole della Venerabile sul letto di morte furono anche la sua più alta professione di fede “Credo, Domine! Credo, Domine!”.

Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, informato il 3 maggio 2013 dell’approvazione del Decreto super miro da parte di papa Francesco, il giorno successivo ne ha dato annuncio al clero e ai fedeli di Napoli riuniti nella basilica di Santa Chiara, proprio nel luogo dove si custodisce il sepolcro della Venerabile. Ciò è stato possibile per la felice coincidenza della data del Decreto, 2 maggio, con la festa della traslazione delle reliquie di San Gennaro che si celebra ogni anno nel sabato che precede la prima domenica di maggio, quest’anno il 4 maggio, e che si solennizza con la tradizionale processione della reliquia del sangue e del busto di San Gennaro e dei Patroni principali della città, dal duomo alla basilica di Santa Chiara.

In considerazione della crescente fama di santità e delle numerose grazie che il devoto popolo di Napoli attribuiva alla intercessione della “Reginella santa”, nel 1852 il Venerabile Servo di Dio Sisto Riario Sforza, Cardinale Arcivescovo di Napoli, avviò il Processo sulla fama di santità, virtù e miracoli della regina Maria Cristina di Savoia. Il 9 luglio 1859 il Beato Pio IX introdusse ufficialmente la Causa autorizzando l’istruzione del Processo Apostolico. Il papa Pio XI il 6 maggio 1937 confermava l’eroicità delle virtù della Serva di Dio. Da quel momento veniva attribuito alla Serva di Dio il titolo di Venerabile.

Il secondo conflitto mondiale e l’avvento della Repubblica in Italia determinarono un sosta nell’iter della Causa, patrocinata inizialmente dalla Casa di Savoia. A partire dall’anno 2004 alcune provvidenziali circostanze ne hanno favorito la ripresa. Tra queste la costituzione dell’associazione “Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia”, espressione del laicato cattolico, come parte attrice della causa. Poi la possibilità concreta di passare allo studio di un presunto miracolo, tra i molti di cui si aveva memoria, per il rinvenimento di un’ottima documentazione processuale relativa, conservata nell’Archivio della Postulazione generale dei Frati Minori. Benemerito Postulatore in questa fase determinante della Causa, fu il Rev. P. Luca De Rosa, ofm, Postulatore generale dei Frati Minori e già parroco di S. Chiara in Napoli.

Lo studio del miracolo

Il nuovo Postulatore presentò la documentazione rinvenuta alla Congregazione delle Cause dei Santi per verificarne la validità giuridica. Si trattava dei processi svoltisi nella Curia ecclesiastica di Genova negli anni 1872-1888 e riguardanti l’asserita guarigione miracolosa della sig.na Maria Vallarino da scirro (cancro) alla mammella destra, avvenuta a Genova. Nel mese di giugno 1866 la donna aveva notato una tumefazione alla mammella destra. Consigliata dalla sua datrice di lavoro, la Marchesa Antonia Carrega, fece ricorso alle cure di due illustri clinici di Genova i quali, dopo averla visitata attentamente e aver scrutato per circa due mesi l’evolversi del male, posero la diagnosi di tumore maligno scirroso al secondo stadio alla mammella destra, e tumore incipiente anche alla mammella sinistra, con prognosi infausta quoad vitam. Rifiutata l’estirpazione del male, unico rimedio, peraltro non risolutivo, Maria Vallarino fece ricorso alla preghiera. Ottenuta una piccolo frammento di tessuto appartenuto alla Venerabile Maria Cristina di Savoia, ne ingerì una parte con fede, accompagnando il gesto con l’invocazione: “Gesù, o buon Gesù, glorificate questa vostra Serva”. Subito avvertì che il male andava regredendo. Il medico curante dopo circa una settimana poté constatare la perfetta guarigione. Maria Vallarino visse per ben 39 anni senza alcuna recidiva, come poterono rilevare ben sei medici che la visitarono nel corso  del processo. Stampata la Positio, la guarigione fu esaminata dai Medici nella Consulta del 29 ottobre 2009, dai Teologi nel Congresso del 26 maggio 2012 e infine dai Padri Cardinali e Vescovi il 9 aprile 2013. Dopo l’approvazione del Decreto sul miracolo, il 2 maggio 2013, la Segreteria di Stato notificava all’Arcivescovo Metropolita di Napoli la data del rito di beatificazione, il 25 gennaio 2014 in prossimità del giorno commemorativo della morte della beata, il 31 gennaio.

Padre Giovangiuseppe Califano è postulatore della Causa

Tratto da: Nuova Stagione. Settimanale diocesano di Napoli 46 (22 dicembre 2013), p. 7.

Dossier con testi, immagini, commenti, studi in:

http://www.assisiofm.it/maria-cristina-di-savoia-3607-1.html
http://regio18.blogspot.it/2014/01/quando-gli-statisti-erano-santi.html
http://unacasasullaroccia.wordpress.com/2014/01/12/modello-di-discernimento-vocazionale/
http://www.cristianocattolico.it/catechesi/santi/bicentenario-della-nascita-della-venerabile-maria-cristina-di-savoia.html

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Giovangiuseppe Califano

Padre Giovangiuseppe Califano è postulatore della Causa di beatificazione di Maria Cristina di Savoia

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