Ecco come cambia il Collegio cardinalizio

Padre Lombardi illustra particolari e novità dopo l’annuncio di ieri di Papa Francesco

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Cambia il Collegio cardinalizio dopo l’annuncio di Papa Francesco della creazione di nuovi porporati, ieri durante l’Angelus. Lo spiega padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, precisando che il Santo Padre si è attenuto alla regola dei 120 elettori sotto gli 80 anni compiuti. Attualmente vi erano 13 posti “vacanti”, altri tre lo rimarranno entro il prossimo mese di maggio.

Perciò il Papa ha scelto 16 elettori, di cui quattro sono membri della Curia e 12 arcivescovi o vescovi residenziali di Paesi diversi fra loro. La distribuzione dei Presuli residenziali elettori – riferisce ancora padre Lombardi – è equilibrata fra i diversi continenti: Europa (2), America del Nord e Centrale (3), America Meridionale (3), Africa (2), Asia (2).

La scelta di cardinali del Burkina Faso e di Haiti, prosegue il portavoce vaticano, indica l’attenzione per i popoli provati dalla povertà. Sono stati scelti presuli residenziali anche da Sedi non tradizionalmente “cardinalizie” (ad esempio Perugia in Italia; Cotabato nell’Isola di Mindanao nelle Filippine).

Fra i cardinali non elettori si nota la figura di mons. Capovilla, segretario di Giovanni XXIII, che sarà canonizzato a maggio, il più anziano (98 anni) fra coloro che riceveranno la berretta rossa. Il più giovane è invece mons. Langlois (55 anni).

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ZENIT Staff

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