In occasione dell’apertura del Capitolo Straordinario dei Legionari di Cristo, il cardinale De Paolis, delegato pontificio, ha concesso un’ampia intervista per la Radio Vaticana a padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede e della stessa emittente.

Scopo dell’intervista - riferisce la Radio del Papa - è stato di presentare il cammino compiuto nel corso dei tre anni e mezzo del mandato del delegato e dei suoi collaboratori, in modo da comprendere bene quale è stata la preparazione del Capitolo, quali ne siano gli obiettivi e le aspettative.

Il card. De Paolis ha subito ricordato nel colloquio che il suo mandato era stato preceduto dalla Visita Apostolica, che aveva affrontato la vicenda del Fondatore e si era conclusa con il severo giudizio sul suo operato. Il Compito del delegato, nominato dal Papa Benedetto XVI, è stato quindi piuttosto di guidare il rinnovamento della Legione di Cristo, contando sul genuino impegno religioso della gran parte dei suoi membri.

Il rinnovamento richiedeva principalmente la revisione delle Costituzioni e l’avvicendamento dei Superiori, ma per essere profondo e durevole ha dovuto coinvolgere nel modo più largo possibile i membri della Legione nelle diverse Province e comunità.

Per quanto riguarda le Costituzioni, il porporato sottolinea che i punti nodali della revisione hanno riguardato l’autorità e il suo esercizio nel governo e nella vita della Congregazione religiosa. Molto importante anche la riflessione sul “patrimonio dell’Istituto”, cioè sugli elementi istituzionali che lo caratterizzano e identificano nella sua realtà spirituale ed ecclesiale.

Si delinea così una vocazione a vivere il Mistero di Gesù che annuncia il Regno, con la spiritualità tipica della regalità di Cristo che regna dalla Croce, accompagnata da una viva pietà eucaristica e mariana e dall’orientamento apostolico. Questa vocazione si articola in forme specifiche per i religiosi sacerdoti, i laici consacrati e i laici. In questa prospettiva è molto importante vedere la Legione (composta da religiosi sacerdoti) non come realtà isolata, ma inserita – secondo modalità da definire ulteriormente - nel contesto più ampio del grande “Movimento” del Regnum Christi. 

Il Capitolo che si è appena aperto - riferisce ancora il cardinale a padre Lombardi - si articolerà in tre momenti principali: anzitutto un “esame di coscienza” sul passato, con la verifica del cammino percorso non senza una dimensione penitenziale; poi la nomina dei nuovi Superiori e infine il lavoro sulla revisione delle Costituzioni. In ogni caso, va ricordato che il nuovo testo delle Costituzioni dovrà essere ancora presentato al Papa per una approvazione definitiva.

Il passaggio di Pontificato avvenuto l'anno scorso, infine, non ha ritardato il cammino avviato, conferma De Paolis, perché Papa Francesco ne è stato tempestivamente informato e ha approvato la sua prosecuzione compresa la convocazione del Capitolo, a cui si può guardare con la fiducia che porti i frutti desiderati.