Lettura
Dopo la solennità dell’Epifania, la liturgia ci porta a vivere una giornata, potremmo dire, lavorativa, feriale di Gesù. Inizia la sua missione andando incontro alle folle, guarendo, annunciando il Regno, invitando alla conversione. L’Evangelista ci dà subito un quadro della vita del Messia, come se ne volesse dipingere i tratti salienti. Non entra nei particolari; per i dettagli sfrutterà le pagine del suo Vangelo negli episodi che ci vorrà trasmettere con precisione. Qui gli basta farci comprendere la passione che anima Gesù nel voler raggiungere ogni uomo in tutti i modi, e invitarlo a gustare la novità del Vangelo.
Meditazione
Quando Gesù inizia la sua missione evangelizzatrice, per l’uomo che abita chiuso in se stesso, nel suo egoismo, nel suo peccato, sorge la luce. E appare instancabile nell’annunciare il Regno dei cieli, nel diffondere la luce: con le parole, insegnando nelle sinagoghe, e con le azioni, percorrendo tutta la Galilea e guarendo ogni tipo di malattia. I suoi comportamenti sono sempre coerenti con i suoi insegnamenti e non annuncia mai con un mezzo o con un altro, ma parole e gesti vanno sempre insieme. È sempre Lui a compiere il primo passo, per raggiungere il cuore dell’uomo e farsi riconoscere come “la luce”, come il Figlio di Dio. Il suo annuncio non è mai un obbligo. Gesù non impone mai il Vangelo. Lui fa solo la proposta e lascia libero l’uomo di decidere se credere in Lui o rimanere nelle tenebre. Gesù entra in relazione con noi, guarisce le nostre ferite, e soprattutto ci trasmette l’amore del Padre. Solo quando veniamo “toccati” da Lui, nel nostro intimo, quando ci rendiamo conto del Suo amore, con e nonostante le nostre fragilità, quando riusciamo a fargli spazio, mettendo da parte dubbi e paure, allora troveremo il coraggio di chiedergli aiuto. Ci sentiremo così amati e sostenuti dalla sua presenza accanto a noi, che avremo la certezza che Lui ascolta sempre le nostre preghiere. Lui fa tutto: a noi chiede solo di fidarci perché da Lui può venire solo il bene. Sapremo abbandonarci alla Sua volontà, credendo anche davanti al dolore, alla malattia, agli avvenimenti di cui non capiamo il senso. Crediamo davvero alla Luce? Una luce può accenderne un’altra e a noi spetta il compito di far luce con Lui per gli altri. Siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo, instancabili come Gesù nell’annunciare il regno?
Preghiera
Signore, tu hai detto di essere la luce del mondo. Aumenta la nostra fede in te perché impariamo a accoglierti ogni giorni nelle nostre oscurità e tristezze. Donaci di mantenere accesa la luce che vieni a diffondere nella nostra vita, perché anche noi possiamo a nostra volta trasmettere la gioia dell’incontro con te. Amen.
Agire
Come Gesù oggi mi accosterò a una persona malata o anziana o bisognosa di ascolto e di una parola di conforto.
Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Roma, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it