Ancora un bagno di folla per Papa Francesco, ieri pomeriggio, nella parrocchia romana di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Famiglie, giovani, anziani, disabili e un centinaio di bambini sono accorsi per salutare il Santo Padre in visita al gigantesco presepe vivente allestito dai parrocchiani della chiesa in zona Giustiniana.
Accolto da cinque ragazzini vestiti da pastorelli che portavano in dono un grande mazzo di rose rosse, il Papa ha salutato i presenti, ha pregato con loro e ha scherzato con gli animali e i figuranti del presepe (circa 200), arrivando pure a prendere sulle spalle un agnellino vero, come nell’immagine del Buon Pastore. Ha infine accarezzato i bambini che avevano messo da parte per lui disegni, caramelle e cioccolatini e, prima di andar via, ha benedetto un neonato di nome Francesco, battezzato ieri mattina nella stessa parrocchia, che nella sacra rappresentazione “interpretava” il ruolo di Gesù Bambino.
La visita è durata poco tempo: Bergoglio è arrivato alle 16 e si è congedato intorno alle 17.30. Avrebbe dovuto avere un carattere privato, ma la gente non ha saputo resistere all’emozione di vedere il Successore di Pietro a pochi passi da sè. Emozionatissimo anche il parroco don Dario Pompeo Criscuoli ancora sotto shock per il fatto che il Vescovo di Roma abbia accettato il suo invito di qualche settimana prima a visitare la scenografica opera, nata principalmente come evento per i parrocchiani e le famiglie del quartiere.
“Mi ha avvertito tre giorni fa che sarebbe venuto” aveva dichiarato nei giorni scorsi alla stampa il sacerdote. Ma nonostante lo scarso preavviso, la chiesa di Sant’Alfonso ha fatto di tutto per rendere al Pontefice la giusta accoglienza. Che Bergoglio ha notato e apprezzato, ringraziando più volte i presenti “per il vostro fervore cristiano”.
Durante il suo breve discorso, il Papa ha poi intavolato un simpatico ‘botta e risposta’ con i bambini: “Io ora devo andare ma Gesù rimane sempre con voi” ha detto, domandando subito dopo: “Anche il diavolo resta, no?”. E al corale “nooo” di risposta, Francesco compiaciuto ha esclamato: “Siete bravi, eh? Complimenti ai catechisti!”. “Iniziamo l’anno con Gesù – ha poi sottolineato il Santo Padre – egli rimane con noi e vince il male”. Quindi l’esortazione a pregare “per tutti”, soprattutto “per i bambini che nasceranno e per i nonni che sono la saggezza”.
Al fianco del cardinale Vicario Agostino Vallini e del vescovo di settore, mons. Guerino di Tora, Bergoglio si è poi addentrato nella Betlemme in miniatura ricostruita dai parrocchiani, dove ha potuto ammirare le botteghe di fabbri, falegnami e calzolai, le stalle con pastori, pecore e maialini, e soprattutto la capanna della Natività. Davanti ad ognuna di esse, il Pontefice si è soffermato per qualche minuto e, alla fine del tour, ha detto: “Grazie per questo bel presepe vivente che avete fatto”.
Tra chi si avvicinava per abbracciarlo o stringergli la mano, e chi applaudiva e gridava “Francesco”, il Papa si è allontanato attraversando il piazzale antistante la parrocchia, mentre la folla dei fedeli lo salutava intonando in coro il delicato poema natalizio del “Tu scendi dalle stelle…”, scritto e composto proprio da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.