Fondamentalisti indù bruciano una chiesa in Nepal

Date alle fiamme anche le case di quattro residenti del luogo convertiti al cristianesimo

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E’ stato un duro colpo per alcuni fedeli del Nepal recarsi ieri nella loro cattedrale per la funzione domenicale e trovarla in cenere. Secondo quanto riferisce l’agenzia AsiaNews, circa 9 persone, ancora ignote alle autorità, hanno dato fuoco lo scorso 23 dicembre alla chiesa protestante del villaggio di Kichet, nel distretto di Dhading, a pochi chilometri dalla capitale. Subito dopo, sono state bruciate anche le case di quattro residenti del luogo convertiti al cristianesimo. L’accaduto è stato reso noto solo oggi, dato che i fedeli della chiesa erano tutti fuori per le vacanze natalizie.

Una testimone cristiana della zona, ha raccontato all’agenzia: “Siamo rimasti molto sorpresi nel vedere la nostra chiesa distrutta. Poi abbiamo capito cosa era successo: alcuni residenti ci hanno detto di aver cercato di fermare gli aggressori, ma sono stati picchiati. Il governo ora deve fermare i responsabili e punirli”.

Le case bruciate erano di Ganga Lama Tamang, Bahadur Lama Tamang, Bokta Lama e Bikram Lama: tutti convertiti al cristianesimo. Secondo i residenti, i responsabili degli attacchi sono i fondamentalisti indù, il cui gesto è stato un segnale di avvertimento per tutti coloro che pensano di convertirsi. Al contrario, Madhav Poudel, portavoce del governo nepalese e ministro dell’Informazione, ha affermato: “Le indagini sono in corso e presto renderemo noti i risultati. Ma non crediamo che dietro al rogo ci sia un gruppo organizzato. Non abbiamo dato tutte le informazioni subito, perché ciò avrebbe complicato le indagini: stiamo cercando di capire se i criminali sono o erano in contatto con altri gruppi organizzati”.

Intanto il pastore protestante, C.B. Gahatraj, ha rivolto un appello al governo: “Le autorità sono riluttanti a rispondere alle nostre richieste e cercano di ignorare i casi in cui le vittime sono cristiane. Ma cose come queste non dovrebbero avvenire in una nazione secolare”. Dopo la caduta della monarchia indù nel 2006 – informa AsiaNews – per rilanciare il turismo il governo ha deciso nel 2011 di rendere il Natale festa nazionale. Ciò ha permesso ai cristiani di esporre immagini e addobbi sacri nei negozi e fuori dalle chiese e dalle abitazioni. 

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ZENIT Staff

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