Custodi di una benedizione

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Entriamo in punta di piedi nella densissima liturgia di questo giorno, che dà l’avvio ad un nuovo anno. Il quadro che l’evangelista ci presenta sembra appena abbozzato, come se mancassero i dettagli che noi avremmo invece voluto conoscere; ma il mistero è troppo grande per poter essere circostanziato, e chiede semplicemente al lettore di entrare delicatamente nella scena descritta, con lo stesso atteggiamento di Maria e dei pastori, cioè lo stupore. Allora non saremmo più lettori distratti, ma protagonisti coinvolti in quella benedizione che si sprigiona dalla mangiatoia di Betlemme. 

Meditazione

«Ti benedica il Signore» (Nm 6,24). Si apre con questa parola luminosa, la liturgia odierna, e con lei si apre anche un nuovo anno. Ci viene consegnata una benedizione di Dio, una promessa di vita. Dio ci chiede semplicemente di ascoltare questa bella notizia data a ciascuno di noi, di accoglierla e di avere fiducia in Lui. Maria e i pastori, nel Vangelo odierno, hanno ascoltato un annuncio da parte degli angeli e lo hanno accolto “senza indugio”, con un comune atteggiamento di stupore. I pastori si mettono subito in movimento dietro l’invito dell’Angelo e trovano proprio quello che avevano udito: un bambino! Al movimento dei pastori fa eco la staticità di Maria, che osserva quanto avviene attorno a lei, che riconosce in ciò che vede, l’adempimento dell’annuncio dell’Angelo, che custodisce tutto. Da una parte il movimento e lo slancio nel raccontare dei pastori, dall’altra la stabilità, la custodia, il silenzio di Maria: sembrano due atteggiamenti in contrasto, ma sono in realtà i due lati della stessa medaglia. Anche a noi Dio regala la stessa bella notizia, che è il Figlio Suo, da accogliere come i pastori senza perdere tempo, rimanendo stupiti per quanto Dio opera e facendoci annunciatori a nostra volta della Parola di Dio. Ma ci chiede al tempo stesso l’atteggiamento di Maria che custodisce tutto nel suo cuore. Di fronte ad un mondo che privilegia l’esteriorità, l’immagine, l’essere esposti a tutto e tutti, l’esempio di Maria è estremamente provocatorio. Ci è consegnato il dono della benedizione di Dio da custodire in quella stanza interiore dove si intreccia la nostra relazione con Lui, nostra forza nei momenti di prova, come lo sarà per Maria, sotto la croce. 

Preghiera

Maria, che hai custodito ogni cosa nel tuo cuore, insegnami la strada dell’interiorità. Tu sei maestra di silenzio: regalami l’amore per la profondità e un cuore capace di far tacere i tanti rumori che mi circondano. Che sia capace, come Te, di proteggere la benedizione che Dio mi dona, per riversarla con la tua stessa delicatezza sui fratelli che incontro. 

Agire

Porterò i miei auguri di buon anno, con una telefonata, o un semplice messaggio, a quella persona con cui ultimamente ho avuto più difficoltà.

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Romatratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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