Di crisi si può morire, oppure si può rinascere a vita nuova

Il cardinale Angelo Bagnasco invita a non temere l’evoluzione del digitale e ordina “fare spazio ai giovani”

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“Quel che è certo ė che le cose cambiano – ha spiegato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana -. Allora, più che la lamentela per ciò che si va perdendo, ha senso cercare di assumere il cambiamento e orientarlo verso una direzione dotata di senso”.

“La sfida – ha sottolineato il porporato – è quella di cogliere l’opportunità di cambiamento” perché “la crisi è un’occasione per ripensare il senso della professione”.

“È infatti un dato innegabile”, ha aggiunto, che “la professione del giornalista – prima ancora che la vendita dei giornali cartacei – abbia bisogno di essere ripensata”.

Il presule ha rilevato che la definizione di professione “tende all’autoreferenzialità, e questo la allontana dal suo senso originario, che è anche la sua missione”.

In questo contesto vanno lette le derive nell’uso strumentale e destabilizzante di notizie non verificate allo scopo di sostenere o danneggiare una parte in causa nell’agone pubblico; nel silenzio calato, allo stesso scopo, sulle notizie che romperebbero pregiudizi e che si ha vantaggio a mantenere.

O ancora, nella corsa allo scoop che non esita a violare non solo la privacy, ma i tempi e i ritmi di istituzioni che devono anteporre operare discernimento e confronto piuttosto che  sfamare la curiosità spesso indotta del pubblico.

Per il cardinale Bagnasco queste derive “rafforzano stereotipi e alimentano pregiudizi che spesso non hanno fondamento nella realtà e rendono più difficile e sofferente il nostro vivere insieme”.

Ha scritto a proposito Papa Francesco nella recente Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: “Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa”. 

E il poeta britannico Wystan Hugh Auden: “Il male senza voce prese a prestito il linguaggio del bene. E lo ridusse a mero rumore”.

In merito alla professionalità del giornalista, il Presidente della CEI ha menzionato ciò che ha scritto Indro Montanelli e cioè: “La deontologia professionale sta racchiusa in gran parte, se non per intero, in questa semplice e difficile parola: onestà (…) gli sbagli del servilismo e del carrierismo – che poi sbagli non sono, ma intenzionali stilettate – sono quelli che sporcano”. 

Il cardinale Bagnasco ha sostenuto che “occorre rinverdire e rimotivare l’impegno per un giornalismo costruttivo e mai polemico, popolare e mai populista, sempre espressione dell’identità culturale e religiosa del nostro popolo e mai di lobby o di ideologica precomprensione”.

Come soluzione per i tempi moderni, il Presidente della CEI ha invitato i giornalisti a “coniugare l’appassionata intensità con l’amore per la verità” e con “il coraggio di dire non ciò che conviene, ma ciò che è vero”.

Dopo aver precisato come l’evoluzione digitale ha importanti ricadute sul piano della sostenibilità economica, l’Arcivescovo di Genova ha invitato l’Assemblea della Fisc a “fare spazio ai giovani”, “curare la formazione di tutti, sia a livello culturale e professionale che a livello spirituale” e sviluppare un rapporto più organico tra la Fisc e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana).

In conclusione il cardinale Bagnasco ha indicato il beato giornalista spagnolo Manuel Lozano Garrido, più conosciuto come Lolo, come esempio per i giornalisti tutti.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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