"Dare voce ai più piccoli"

Saluto del rettore della PUL nella “Giornata Mondiale del Fanciullo”

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Riportiamo di seguito il testo del saluto del Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, monsignor Enrico dal Covolo, al seminario organizzato mercoledì 20 di novembre presso l’ateneo romano in occasione della “Giornata Mondiale del Fanciullo”.

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Sono lieto di prendere portare il mio saluto, all’inizio di questo incontro di studio promosso dall’Institutum Utriusque Iuris della nostra Università.

L’occasione mi è gradita per ringraziare di cuore gli organizzatori del seminario odierno, centrato sui profili giuridici e medico – legali della Convenzione di Lanzarote.

Oggi si celebra altresì il XXIV anniversario della Convenzione sui diritti del bambino, approvata a New York dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite all’unanimità il 20 novembre 1989.

In apertura ritengo però doveroso rivolgere un particolare pensiero a voi, cari studenti, che avete accettato l’invito a partecipare, per riflettere con i vostri docenti su di un problema così grave come è quello legato all’abuso sui minorenni.

L’abuso sui minori costituisce purtroppo ancor oggi una piaga le cui dimensioni, se non arginate, recheranno alle vittime effetti devastanti, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psicologico. I titoli delle relazioni odierne promettono una riflessione dal taglio volutamente interdisciplinare; la interdisciplinarità è al servizio di quella sintesi che è sottesa all’idea di università, tante volte da me richiamata in questi anni; al contempo, insieme alla comparazione, l’interdisciplinarità è l’ottica più adeguata alla maggioranza degli insegnamenti impartiti nelle facoltà giuridiche della nostra Università che è, a titolo speciale, l’Università del Papa. In questo particolare momento storico la Chiesa, che da sempre si è impegnata nella tutela dei più piccoli e indifesi, non può sentirsi esonerata dal dare risposte concrete, consapevole che il futuro della umanità è strettamente legato al futuro della famiglia. Dare voce ai più piccoli, in particolare attraverso la promozione di una loro effettiva tutela giuridica e sociale, diviene quindi il modo migliore per contribuire alla edificazione di una autentica civiltà dell’amore.      

La tutela dei minori e la promozione dei loro legittimi interessi rappresenta, oggi più che mai, una delle grandi sfide che la società contemporanea rivolge, tanto alla regolazione giuridica dei singoli stati quanto, in particolar modo, ai vari interventi della sfera pubblica. L’attenzione rivolta alla problematica minorile, infatti, risulta presente nella maggior parte degli ordinamenti che si sono gradualmente impegnati a costituire in discipline autonome sia il diritto di famiglia in generale che il diritto dei minori in particolare. La ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Lanzarote (avvenuta nel mese di ottobre dello scorso anno) vuole essere, infatti, un segno visibile di un progresso normativo nella tutela dei minori e nella loro protezione da diversi tipi di condotte criminose da combattere senza indugi di alcun tipo.

Proprio ieri il Rettor Maggiore dei Salesiani, il nono Successore di Don Bosco, ha pubblicato un appello pressante: “Promuovete azioni, eventi, riflessioni”, ci ha raccomandato, “per rendere pubblico l’impegno nella lotta contro la violenza nei confronti dell’infanzia, attraverso la prevenzione e l’educazione”.           

Nel congedarmi, permettetemi di concludere questo mio breve saluto con un sentito augurio e incoraggiamento allo studio, che rivolgo a ciascuno di voi. Sono profondamente convinto che oggi sia quanto mai urgente una formazione specifica da parte di tutti gli operatori del diritto e, segnatamente, da parte di coloro che si impegneranno in ambito minorile; tale formazione però non potrà limitarsi al solo approfondimento giuridico ma, al contrario, dovrà tenere conto degli apporti, qualificati, di tutte le scienze umane.

L’incontro di studio odierno, primo di una serie che mi impegnerò a promuovere, intende fornire una risposta concreta a tale urgenza, nella consapevolezza che una maggiore attenzione nei confronti delle reali esigenze dell’infanzia costituisca una delle sfide principali non solo per il presente, ma anche per il futuro delle nostre società.

+ Enrico dal Covolo       

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Enrico dal Covolo

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