Limiti e problemi creati dall'Obamacare (Prima parte)

Perché la Chiesa cattolica si oppone alla riforma sanitaria proposta dal Presidente degli Stati Uniti?

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“Blocco dell’Obamacare” è la parola usata dal Reverendo Gerald E. Murray in un’intervista televisiva che si riferiva al conflitto fra la Chiesa Cattolica americana e l’Obamacare. Si tratta, quest’ultima, della famosa legge di riforma sanitaria che avrebbe dovuto concedere l’assicurazione sanitaria a tutti dli Americani, e che invece ha avuto conseguenze negative imprevedibili che stanno lacerando l’America.

L’intervista racconta di un giudice che ha bloccato il mandato dell’Obamacare ad una impresa che si rifiuta di obbedire alla legge. Che c’entra la Chiesa con l’impresa? C’entra perchè anche la Chiesa, come quella impresa, è una datrice di lavoro. Pensiamo alle migliaia di impiegati e operai cattolici e non cattolici che prestano servizio nelle centinaia di scuole, università, ospedali, case di riposo, mense per i poveri, gestiti dalla Chiesa cattolica americana. Ebbene, l’Obamacare, la nuova legge sulle assicurazioni sanitarie, riguarda tutti i datori di lavoro, inclusa la Chiesa. Il problema si pone perchè le assicurazioni sanitarie in America sono legate al lavoro, ed è il datore di lavoro che fornisce le assicurazioni sanitarie ai propri dipendenti.

Finora la Chiesa, in conformità alle leggi già vigenti, ha garantito ai propri dipendenti, cattolici e non cattolici, l’assicurazione sanitaria per curare le malattie. Ma non ha mai offerto assicurazioni sanitarie per aborti e procedure anticoncezionali abortive. D’altra parte la Chiesa non ha mai interferito nella vita privata delle migliaia di donne, cattoliche e non cattoliche, che lavorano nelle istituzioni cattoliche. Esse sono sempre state libere di procurarsi aborti e anticoncezionali per conto proprio, fuori dell’ombrello del datore di lavoro cattolico, ottenendoli gratis o a bassissimo prezzo da una quantità di grandi magazzini, farmacie o centri di assistenza femminile.

Ora l’Obamacare obbliga tutti i datori di lavoro, compresa la Chiesa cattolica, a includere nelle assicurazioni sanitarie offerte anche quelle per prodotti e procedure di anticoncenzionali abortivi. A quest’imposizione la Chiesa dice “no”, così come dicono “no” gli imprenditori commerciali di provata fede cattolica. Ecco perchè, nel programma televisivo la Chiesa è stata accumunata ad una impresa a cui un giudice ha dato ragione. Per la Chiesa l’obbligo stabilito dall’Obamacare viola i principi morali e religiosi della Chiesa cattolica e quindi il principio della libertà di religione garantito dal Primo Emendamento della Costituzione a tutte le istituzioni. 

Dunque: Obamacare da un lato e libertà religiosa dall’altro. Siamo in piena lotta. Si andrà alla Corte Suprema. Infatti il “blocco” imposto dal giudice non vuole dire “soluzione”, nè tantomeno “bocciatura”, ma piuttosto “sospensione”. Comunque, quel giudice ha deciso così. In tal contesto, bisogna ricordare che sono quarantasei le organizzazioni cattoliche e protestanti e le ditte private che hanno fatto causa all’Amministrazione Obama. Le cause o sono pendenti o sono state decise pro e contro, oppure “aspettano” presso un numero imprecisato di tribunali. Il meccanismo è complicatissimo. Ogni giudice ha la propria giurisdizione che, di solito si chiama “circuito” e può emanare sentenze che spesso fanno a pugni con quelle dei colleghi.

Nel giugno di quest’anno, la Corte Suprema ha dichiarato costituzionali altre parti della legge di 2000 pagine dell’Obamacare, ma non si è soffermata sul problema della libertà religiosa. Quindi la questione è aperta anche per la Corte Suprema. Il contrasto fra la Chiesa cattolica, la querelante principale, e l’Amministrazione Obama è quindi drammatico e in continua evoluzione. Nelle ultime settimane i drammi creati dall’ Obamacare e soprattutto quello di 5 milioni di persone che, nonostante le assicurazioni di Obama, hanno perduto le proprie assicurazioni private senza ottenere quelle della nuova legge, e le paure dei Democratici di Obama di perdere le elezioni di medio termine del 2014, hanno fatto passare il contrasto Chiesa – Amministrazione sotto silenzio.

[La seconda parte con l’intervista al Reverendo Gerald E. Murray verrà pubblicata domani 22 novembre 2013]

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Lilia Lodolini

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