Cattolici e ortodossi russi alleati per difendere la famiglia e la vita

Il Patriarcato di Mosca e il Pontificio Consiglio per la Famiglia hanno redatto una dichiarazione congiunta, in cui esprimono preoccupazione per le influenze negative della globalizzazione

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Il Pontificio Consiglio per la Famiglia e il Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, a seguito dell’incontro “Ortodossi e cattolici insieme per la famiglia”, svoltosi mercoledì 13 novembre.

Le conferenze introduttive sono state pronunciate dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento del Patriarcato, e dal presidente del Dicastero, mons. Vincenzo Paglia. Nella dichiarazione congiunta si legge che “le conferenze hanno confermato un’ampia condivisione sulle principali questioni relative al tema famiglia e vita. E’ stata condivisa  la preoccupazione in cui versa la famiglia nel mondo della globalizzazione”. Si tratta – ricorda il testo – di un timore sottolineato più volte dal Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill, il 7 dicembre 2012, nell’incontro avuto a Mosca con l’arcivescovo Paglia: “Sia gli ortodossi che i cattolici si confrontano nel tempo presente con tendenze inquietanti alla distruzione dell’istituto della famiglia nella società contemporanea, che sono da molti ritenute come non costruttive e pericolose”.

Il documento prosegue affermando che “il convegno ha segnato una tappa significativa per un impegno delle due Chiese nel promuovere e nel difendere la famiglia, ‘motore del mondo e della storia’, come ha rilevato Papa Francesco.”

“Da entrambe le parti – si legge nella dichiarazione – è stata analizzata la profonda crisi che oggi sta traversando la famiglia”. “L’egemonia di una cultura individualista e consumista – che va di pari passo con la globalizzazione del solo mercato – sembra avere come primo effetto l’indebolimento e la distruzione della famiglia e, con la famiglia, di ogni forma associata stabile.”

Ortodossi e cattolici riconoscono inoltre che “per di più si stanno moltiplicando forme alternative di ‘famiglia’”. “Purtroppo – afferma il testo – è ormai scontato che gli individui possano ‘fare famiglia’ nelle maniere più diverse. L’ importante è l’ ‘amore’.” “La famiglia non viene più negata, ma posta accanto a nuove forme di esperienza relazionale che sono apparentemente compatibili con essa, anche se in verità la scardinano”, osserva la dichiarazione. 

“La distruzione – afferma – della specificità sessuale, proposta dalla nuova cultura del gender deve trovare da parte nostra risposte chiare e convincenti”. “Il matrimonio, proprio nell’unione di un uomo con una donna, realizza un’autentica cultura della differenza, senza uniformare ciò che è diverso. Esso risponde all’essenza dell’essere umano e costituisce la Buona Notizia per il mondo scristianizzato.”

“In una società in cui cresce il numero degli anziani, assume una particolare centralità il rapporto tra le generazioni – sottolinea il testo – Esso si inserisce nel vasto campo dei diritti della famiglia, dai diritti dei bambini a quelli degli anziani, dei malati, al diritto al lavoro, al riposo e alla festa”.

“Dalla giornata di studio – concludono il Patriarcato di Mosca e il Dicastero per la Famiglia – esce anche rafforzata la comune responsabilità di presentare la via del matrimonio e della famiglia come via di santità per le coppie cristiane. Dal grande tesoro delle nostre Chiese occorre estrarre la ricchezza teologica, spirituale, culturale per offrire la nostra testimonianza cristiana sui valori del matrimonio e della famiglia in un modo più efficace ed attuale”.

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ZENIT Staff

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