Ban Ki-moon in visita ad Auschwitz-Birkenau il 18 novembre

Per la prima volta un Segretario Generale dell’Onu si recherà in un campo di sterminio nazista

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Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il prossimo lunedì 18 novembre, si recherà in visita ad Auschwitz-Birkenau, il tristemente noto campo di concentramento e di sterminio nazista, per onorare le vittime e i sopravvissuti della Shoah.

È la prima volta che un Segretario Generale dell’Onu visita ufficialmente un campo di sterminio nazista. Il coreano Ban Ki-moon con il suo viaggio – spiega un comunicato – porrà l’accento sulla “importanza del lavoro dell’Onu per la prevenzione del genocidio, e a favore della tolleranza e della pace”. Per il Segretario Generale, la negazione dell’Olocausto è “inaccettabile” e i crimini commessi dai nazisti appartengono al “capitolo più buio della storia dell’umanità”.

Dopo la visita ad Auschwitz-Birkenau, Ban Ki.moon si recherà presso la Sinagoga del centro giudaico Chevra Lomdei Mishnayot e alla Casa Konreich, antica abitazione di una famiglia ebrea, divenuta ora un museo della vita ebraica a Oswiecim (Auschwitz) prima della guerra .

La visita al campo di sterminio fa parte del viaggio del Segretario Generale Onu in Polonia, in occasione della Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici che si terrà a Varsavia, fino al 22 novembre.

Il campo di Auschwitz-Birkenau è stato costruito in una zona della Polonia annessa alla Germania nazista e, durante la crudele follia nazista, è stato il luogo che, in assoluto, ha visto morire più ebrei durante la seconda guerra mondiale. Si stima che circa un milione e mezzo di donne, uomini, bambini e anziani di origine ebraica siano stati uccisi lì, o attraverso le camere a gas, o per la fame, il freddo, i maltrattamenti e le malattie contratte per l’assenza di ogni forma di igiene.

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Anita Bourdin

Journaliste française accréditée près le Saint-Siège depuis 1995. Rédactrice en chef de fr.zenit.org. Elle a lancé le service français Zenit en janvier 1999. Master en journalisme (Bruxelles). Maîtrise en lettres classiques (Paris). Habilitation au doctorat en théologie biblique (Rome). Correspondante à Rome de Radio Espérance.

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