Si tratta di un messaggio forte, che invita a sostenere la famiglia naturale nella sua vocazione di amare e aver cura di tutti, soprattutto delle persone più fragili come concepiti e anziani.
Nel messaggio, papa Francesco è ampiamente citato, soprattutto nei suoi appelli per custodire la vita, ricordando che “generare ha in sé il germe del futuro”.
Il messaggio rileva che nell’opera di concepimento uomini e donne “si fanno collaboratori del Creatore”, costruendo un futuro di bene e sostenendo che ogni figlio è “dono per la famiglia e per la società”.
Come è noto, tutti i sondaggi gli studi che parlano di famiglia, riportano di un grande desiderio di generare, che “sembra essere mortificato dalla carenza di adeguate politiche familiari, dalla pressione fiscale e dalle ideologie contrarie alla vita”.
Eppure – rilevano i Vescovi – l’aspirazione valutata nella percentuale di 2,2 figli per donna sull’attuale 1,3 di tasso di natalità, “porterebbe a invertire la tendenza negativa della natalità, e soprattutto ad arricchirci del contributo unico dei figli, autentico bene sociale oltre che segno fecondo dell’amore sponsale”.
Invocando la cultura dell’incontro tra giovani e anziani e contrastando la cosiddetta “politica dello scarto”, il messaggio dei Vescovi sottolinea che “l’alleanza per la vita è capace di suscitare ancora autentico progresso per la nostra società, anche da un punto di vista materiale”.
“Infatti – rilevano – il ricorso all’aborto priva ogni anno il nostro Paese anche dell’apporto prezioso di tanti nuovi uomini e donne”.
Secondo il messaggio dei Vescovi “è davvero preoccupante considerare come in Italia l’aspettativa di vita media di un essere umano cali vistosamente se lo consideriamo non alla nascita, ma al concepimento”.
“La nostra società – continua il Messaggio – ha bisogno oggi di solidarietà rinnovata, di uomini e donne che la abitino con responsabilità e siano messi in condizione di svolgere il loro compito di padri e madri, impegnati a superare l’attuale crisi demografica e, con essa, tutte le forme di esclusione”.
Per superare le politiche “dello scarto”, che mettono in pericolo la vita di concepiti e anziani, il messaggio propone “di accogliere con stupore la vita, il mistero che la abita, la sua forza sorgiva, come realtà che sorregge tutte le altre”.
Per “generare futuro” e tenere ben ferma e alta la relazione di amore e di sostegno delle famiglie, il messaggio dei Vescovi si conclude ricordando che “un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha futuro, perché maltratta la memoria e la promessa”.