Enna: appello a Papa Francesco per salvare il monastero di San Marco

La decisione dei Club Service di Enna vuole evitare che le carmelitane debbano abbandonare l’edificio, da secoli patrimonio storico, culturale e religioso della città

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Per la chiusura del Monastero di San Marco, antico patrimonio storico-culturale-religioso, si interpellerà Papa Francesco. È la decisione presa dai Club Service di Enna riunitisi lo scorso martedì per affrontare la dolorosa vicenda che avvicina l’addio delle suore carmelitane in programma domenica 17 con l’ultima messa.

Accademia Pergusea, Lions, Rotary Club, Società Dante Alighieri, Casa d’Europa, Fidapa, Club Unesco e Kiwanis si sono incontrati con la ferma intenzione di difendere il monastero e tutti i suoi beni ed hanno individuato nel Papa la figura che può, con la sua grande sensibilità cristiana, difendere quello che per secoli è stato l’identità di Enna.

L’idea di una lettera, semplice, ma intrisa di significato, nasce per tutelare il patrimonio di vita spirituale e storico che per secoli ha pulsato nel cuore di Enna. Com’è ormai noto alla base della decisione presa dalla madre superiore (il cui mandato sarebbe comunque scaduto a fine novembre) e dall’ordine carmelitano, c’è l’esiguo numero di suore presenti nel monastero – cinque carmelitane scalze che raggiungeranno nuove destinazioni – e a nulla sono servite le mille pressioni della società civile oltre che del clero, per far cambiare idea sulla chiusura.

“Se, come sembra, il monastero verrà chiuso Enna perderà un altro pezzo della sua storia e non possiamo permetterlo come Club, ma anche come cittadini” hanno spiegato i rappresentanti dei Club Service che si sono riuniti per trovare delle soluzioni alla chiusura, ma anche alla fuga del patrimonio presente nel monastero e di cui le suore sono titolate a custodire e gestire. “Crediamo che Papa Francesco, sensibile a queste tematiche, possa capire con quale disagio e dispiacere accogliamo questa notizia”. Tra le proposte avanzate anche quella di chiedere ad un altro ordine di spostarsi ad Enna dove, rispetto ad altri monasteri, si può fare affidamento su una struttura accogliente e di recente ristrutturata.

C’è la certezza che solo un’azione forte può salvare il monastero “identità di un territorio che era conosciuto come la città delle cento chiese”. Il Monastero di San Marco, invece, è l’ultimo rimasto aperto dei sedici anticamente presenti ad Enna. Stessa preoccupazione è stata manifestata per il patrimonio artistico presente nel monastero e per lo più donato da ennesi. Con la chiusura infatti questo patrimonio rischia di essere portato fuori da Enna senza saperne la destinazione e con la certezza che non rientrerà mai più procurando uno smacco a tutti quegli ennesi che nei secoli hanno voluto dare un segno di vicinanza alle suore.

[Fonte: www.vivienna.it]

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ZENIT Staff

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