Lettura
Nella breve sezione di Lc 14,25-35, Gesù espone le condizioni della sequela. Il percorso intellettuale che Gesù propone ai suoi numerosi “aspiranti discepoli” (v. 25: «una folla numerosa andava con lui») è estremamente lineare. Per essere discepoli di Gesù è necessario dare a Lui il primo posto nell’ambito dell’affezione (amandolo di più di quanto si amino i propri genitori, la propria moglie e i propri figli: cfr. v. 26) e in quello del possesso dei beni materiali (rinunciando a tutti i propri averi per seguire il Maestro: cfr. v. 33), così da camminare dietro a Gesù portando la propria croce (v. 27) ed essere sale per la salvezza del mondo (vv. 34-35).
Meditazione
Si è soliti sentir dire che le condizioni del discepolato poste da Gesù sono dure, esigenti. In realtà, si tratta semplicemente di condizioni che corrispondono all’identità di Gesù e al rapporto che egli vuole instaurare con noi. Poiché Gesù è il senso e il significato di ogni cosa, seguirlo significa affidare a Lui la propria vita completamente. Voler conservare delle “zone franche” rispetto al rapporto con Lui, delle zone in cui l’affezione e il possesso si ritaglino degli spazi in cui Gesù viene escluso, significa precipitare nella menzogna e nell’illusione. Significa comportarsi come quell’uomo che, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa andando incontro alla derisione degli altri. Oppure, significa agire come un re sconsiderato che affronta una battaglia persa già in partenza. Al contrario, per essere discepoli di Gesù è necessario affidarsi totalmente a Lui, subordinare tutto a Lui, per scoprire poi, ogni giorno, a ogni istante, che è proprio lui a dare compimento al rapporto con le persone e con le cose. Chi vive da vero discepolo il rapporto con Gesù, diviene, infatti, capace di vivere secondo il comandamento della carità, cioè dell’amore di Dio in noi, che – come ci ricorda l’Apostolo nella prima lettura – costituisce la ricapitolazione di tutta la Legge: pienezza della Legge, infatti, è la carità (Rm 13,10).
Preghiera
Concedici, Signore, di seguirti da veri discepoli, riconoscendoti come l’unico vero bene, nel quale hanno origine e consistenza tutti gli altri beni, così da sperimentare la gioia di essere tuoi. Ora e per sempre. Amen.
Agire
Concepirsi discepoli di Gesù, mettendolo decisamente al centro dei pensieri, dei desideri e delle azioni.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo eletto di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it