Dal 24 al 26 ottobre la Catholic Medical Association degli Stati Uniti ha tenuto la sua 82ª conferenza annuale in Santa Barbara, California. Il tema di quest’anno è “Missione, Giustizia e Medicina: Integrazione della Dottrina Sociale della Chiesa in ambito sanitario”.
Tra i relatori, P. Joseph Tham, LC, docente della Facoltà di Bioetica, che è intervenuto su “L’impatto del progresso tecnologico sulla sanità.”
Ecco un abstract del suo intervento: Le prestazioni sanitarie sono diventate un’impresa costosa, e molte nazioni sperimentano le difficoltà nel bilanciare il crescente costo implicate e il contenimento di budget. Questo ha generato attualmente un ampio dibattito in America. Questa conferenza analizzerà i problemi di fondo di questa tensione, che in parte è generata da un prolungamento della durata di vita grazie ai progressi della tecnologia medica. Prenderemo in esame le domande più profonde, spesso ignote, che riguardano gli obiettivi della medicina e il ruolo della tecnologia. Forse, la medicina ha richiesto di fare l’impossibile, di sconfiggere tutte le malattie e di raggiungere l’immortalità. Questa analisi apre alle questioni di invecchiamento, la sofferenza, la morte e le aspettative della tecnologia per soddisfare ogni desiderio individuale e prolungare indefinitamente la vita. Siamo quindi spinti a guardare il significato della natura umana, resistendo cosi alla tentazione di diventare come Dio. Finalmente, arriviamo alla soglia della trascendenza e ci permettiamo di dare uno sguardo teologico al significato della speranza e dell’immortalità.
Il testo intero della relazione si può scaricare qui:
Un altro relatore è stato Jennifer Miller, che ha recentemente difeso la sua tesi dottorale con summa cum laude presso la Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.