Lettura

La memoria di san Girolamo è un ulteriore stimolo a rimettere al centro la Parola. Dio ha parlato in diversi tempi e in diversi modi e, nella pienezza del tempo, ha parlato per mezzo del Figlio: un contatto quotidiano con la Parola, la sua lettura orante sono, davvero, lampada per i nostri passi, luce sul nostro cammino.

Meditazione

Vari stimoli ci vengono dalle letture di oggi. Il testo di Zaccaria è quasi un inno alla potenza di Dio, che è davvero il Dio dell’impossibile e che vuole abitare per sempre in mezzo al suo popolo. La profezia è, perciò, un’esortazione alla speranza e a saper riconoscere come Dio conduca a compimento, con infallibile fedeltà, il suo meraviglioso piano di salvezza. Lo stile che lo caratterizza, tuttavia, è paradossale: passa per vie lontane dalla nostra logica umana, vie che sono efficacemente illustrate nella figura del bambino. In questa scena, Gesù rivela il mistero della vera grandezza: quello del Figlio dell’Altissimo che si è fatto più piccolo di tutti. Questo il segno per riconoscerlo fin dalla nascita: “troverete un bambino” (2,12). In seguito Gesù continuerà la “lezione” ricordandoci che occorre diventare come bambini per entrare nel Regno (18,15-17) e, addirittura, dovrà continuarla anche durante l’ultima cena (22,24ss) tanto è difficile comprenderla. Gesù spiega la vera gerarchia all’interno della comunità dei discepoli (che proprio per evitare la superbia e la presunzione del “noi”, simile a quella dell’io, deve essere aperta a tutte le manifestazioni dello Spirito): il più grande è il più piccolo perché il più piccolo fra tutti è... Lui! Contro ogni ambizione stoltissima di carriera e di arrivismo nella Chiesa, Gesù dichiara che la scala di valori trova in testa l’ultimo, perché il Figlio dell’uomo si è fatto servo di tutti.

Preghiera

Padre, Tu che scegli i piccoli e i poveri, Tu che a loro riveli i misteri del tuo Regno, aiutami a camminare sulle vie dell’umiltà e della semplicità. Voglio imitare Gesù mite e umile di cuore e farmi come Lui servo dei miei fratelli e delle mie sorelle. Crea in me un cuore docile alla tua Parola e capace di gioire per le tracce di bene ovunque presenti.

Agire

Cercherò di riconoscere il bene e di apprezzarlo dovunque si presenti e chiunque lo faccia.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it