100 Seminari Missionari Diocesani Redemptoris Mater in tutto il mondo

Ne esistevano già 93 e ne sono appena nati 7 da una convivenza di seminaristi del Cammino Neocatecumenale in Italia

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Il Cammino Neocatecumenale ha appena terminato una convivenza di seminaristi in Italia alla quale hanno partecipato 357 nuovi seminaristi provenienti da tutto il mondo e nella quale convivenza sono nati 7 nuovi seminari diocesani missionari Redemptoris Mater. In tutto, sono già 100 i seminari di queste caratteristiche presenti nei cinque continenti.

I nuovi seminari corrispondono a Filadelfia (USA), Vancouver (Canada), Belém (Brasile), Carúpano (Venezuela), Kampala (Uganda), Úzhgorod (Ucraina) e Campobasso (Italia).

Durante la convivenza, questi 357 giovani sono stati distribuiti nei 100 seminari nei quali, a partire da ora, cominceranno a formarsi e studiare per il ministero al servizio della Nuova Evangelizzazione. Inoltre, hanno partecipato il cardinale Christoph Schönborn e vari vescovi, tra i quali il vescovo di  Filadelfia, Charles Chaput; il vescovo di Carúpano, Jaime Villaroel e il vescovo greco-cattolico di Úzhgorod, Milan Shashik.
 
Gli statuti di questa iniziazione cristiana per adulti, approvati dalla Santa Sede nel 2008, mostrano che il Cammino Neocatecumenale, come itinerario di catechesi, è anche un “mezzo per suscitare vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione a Dio nelle differenti forme di vita religiosa e apostolica, e per suscitare nel cuore di ognuno, la vocazione missionaria specifica”. Per questo, si tratta di uno strumento al servizio dei vescovi per la formazione cristiana dei candidati al presbiterato”. 

I Seminari diocesani e missionari Redemptoris Mater sono eretti dai vescovi diocesani, in accordo con l’Equipe internazionale Responsabile del Cammino, e si reggono secondo le norme vigenti per la formazione e l’incardinazione dei clerici diocesani e secondo statuti propri, in conformità alla Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis. In questi, i candidati al sacerdozio, trovano nella partecipazione al Cammino Neocatecumenale, un elemento specifico e basico dell’iter formativo e, allo stesso tempo, vengono preparati alla genuina scelta presbiterale di servizio all’intero Popolo di Dio, nella comunione fraterna del presbiterio”.

In un momento di crisi vocazionale presente in tutto il mondo, la realtà del Cammino Neocatecumenale ricorda le parole di Giovanni Paolo II durante il VI Simposio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa nel 1985, nel quale affermò che l’evangelizzazione deve essere iniziata invocando lo Spirito e cercando laddove lo Spirito soffia. Alguni sintomi di tale soffio dello Spirito sono certamente presenti oggi in Europa. Per trovarli, sostenerli, svilupparli, è necessario abbandonare gli schemi atrofizzati per arrivare laddove inizia la vita, laddove vediamo che si producono frutti di vita secondo lo Spirito”.

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ZENIT Staff

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