Cari studenti, insegnanti, presidi e tutti quanti lavorate nel mondo della scuola, inizia un nuovo anno scolastico. Diversi certamente saranno i sentimenti che suscita in voi questo nuovo appuntamento: per taluni forse è una fatica, per altri un’opportunità. Per tutti un lavoro. Vorrei che fosse per ciascuno un’occasione di conoscenza.
La scuola ha come fine innanzitutto di aprire la nostra mente e il nostro cuore all’incontro con la realtà, attraverso le diverse materie che altro non sono se non differenti approcci e tentativi di lettura dell’unica realtà di cui siamo fatti, che ci costituisce e ci circonda.
La scuola è un incontro con l’uomo, con gli uomini e le donne, con la loro storia, le loro attese, i loro problemi, le loro speranze.
La scuola è poi un incontro tra persone. Tra studenti, che possono scoprire la realtà comunitaria in cui sono inseriti fin dalla nascita e sperimentare che si vive solo assieme agli altri, imparando a lavorare, studiare, divertirsi con gli altri. La scuola è soprattutto incontro tra studenti e insegnanti, in una trasmissione delle conoscenze che, anche nel tempo delle tecnologie, esige il rapporto personale tra lo studente e una persona più grande, che possa aiutarlo ad aprirsi alla vita in tutte le sue espressioni.
Cari studenti, una parola finale per voi. Vi auguro di trovare nella scuola chi vi aiuti ad innamorarvi di ciò che è bene, che è bello, che dà speranza e capacità di amare. Vi auguro di trovare chi vi apra al futuro facendovi conoscere le ricchezze della storia passata e presente. Sono certo che troverete adulti che rispetteranno e aiuteranno il vostro cammino di crescita verso la maturità.
È l’augurio del vescovo. Vorrei per tutti essere il vostro
+ vescovo, Massimo