Dal 22 al 28 settembre si svolgerà il tradizionale pellegrinaggio Nazionale dell’Unitalsi a Lourdes, che quest’anno festeggia i 110 anni dell’Associazione. I pellegrini, circa 10mila quelli previsti, raggiungeranno la cittadina mariana da ogni regione d’Italia, con 15 treni, 10 aerei e 2 bus.
Il Pellegrinaggio a Lourdes è ormai una tradizione che risale al 1903, data del primo pellegrinaggio da Roma a Lourdes effettuato da Giovan Battista Tomassi, fondatore dell’allora Untal, per arrivare alla prima partenza di un treno bianco UNITALSI verso Lourdes avvenuta nel 1936. Nell’anno del 110.mo anno di fondazione dell’Unitalsi, il Pellegrinaggio Nazionale riveste un’importanza particolare.
Durante la settimana di pellegrinaggio i partecipanti all’evento potranno vivere intensi momenti di spiritualità come la Via Crucis, la celebrazione eucaristica, la Santa Messa Internazionale nella Basilica sotterranea San Pio X, presieduta dal Cardinale Salvatore De Giorgi, la processione eucaristica, le adorazioni notturne alla Grotta delle Apparizioni, i Passi di Bernadette e il tradizionale “flambeaux”. Nell’ambito del pellegrinaggio a Lourdes si svolgeranno anche: il convegno medico e gli incontri culturali in cui saranno presentati gli ultimi lavori letterari di Filippo Anastasi, Rita Coruzzi e Giusy Versace.
“Il pellegrinaggio Nazionale di quest’anno è per l’Associazione un’occasione di gioia, di riflessione, di preghiera e di speranza per il proprio futuro, Lourdes, che consideriamo la nostra casa da 110 anni, ha vissuto quest’anno momenti molto difficili, ricordo ancora le due esondazioni che hanno colpito questa parte della Francia e Lourdes in particolare – ha dichiarato Salvatore Pagliuca, Presidente Nazionale dell’Unitalsi – ma quella è stata anche l’occasione per riscoprire la bellezza del messaggio mariano che questo luogo custodisce, il suo naturale richiamo che apre la propria porta alla fede di milioni di pellegrini, di ammalati e di fedeli”. “Sarà un pellegrinaggio di festa per l’anniversario – conclude il Presidente Pagliuca – ma improntato alla sobrietà che i tempi richiedono, una sobrietà che tiene conto di ciò che è essenziale, e cioè di veramente importante, e nulla è più importante della nostra fede in Gesù che è sostenuta dal nostro affidamento a Maria”.