Di fronte al rischio di gravi conflitti e alle persecuzioni dei cristiani nel mondo, di recente Papa Francesco ha ricordato che “non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dell’incontro, del dialogo; questa è l’unica via per la pace” (Angelus del 1 settembre).
Fino a quando l’altro verrà considerato come un nemico da abbattere, e non come risorsa ed elemento attivo di un dialogo alla pari, non ci potrà essere una soluzione pacifica ai conflitti.
In singolare coincidenza con tale giudizio è proprio l’identità dell’uomo (religiosa, nazionale, culturale), e la sua capacità di dialogo, il tema del Convegno internazionale promosso dalla Fondazione Russia Cristiana (Seriate-Milano 5-8 ottobre; Mosca 5-11 novembre), il quale coinvolge esponenti della cultura europea, italiana e russa in particolare, in un tentativo di dialogo dimostratosi in questi anni assai fecondo.
Ad Ovest come ad Est dell’Europa assistiamo spesso oggi alla riduzione dell’io e della sua identità. In Occidente, l’idea di «appartenenza» è spesso relativizzata, sentita come un’ideologia o un’imposizione; in Russia, invece, si regge su di una posizione difensiva e «conservatrice», che tende ad evitare un aperto confronto con l’altro. La Chiesa stessa, ad Ovest come a Est, è attraversata dal rischio della rinuncia alla propria vocazione originale, per ridursi a custode e promotrice di valori etici e/o nazionali.
Il Convegno intende mettere in luce il contributo della comunità cristiana – in diversi contesti culturali e sociali dell’Est e dell’Ovest- nella riscoperta, a partire dall’esperienza, dell’altro come risorsa e valore che completa l’io: una possibilità di rapporto autentico fra gli uomini che assume un valore universale proprio in quanto trova la sua origine in Dio Uno e Trino.
Tra le figure di spicco che partecipano alla sessione italiana (5-8 ottobre) troviamo:
Mons. Paolo Pezzi, Arcivescovo Metropolita della Madre di Dio a Mosca;
Sergej Čapnin
Tat’jana Kasatkina, membro della Accademia delle Scienze russa;
Aleksandr Filonenko, Docente di Teoria della Cultura e di Filosofia della Scienza all’Università di Charkov (Ucraina), Docente alla Facoltà di Teologia all’Università di Cambridge;
Andrea Simoncini, Docente di Diritto Costituzionale alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Firenze;
Andrej Zubov, Docente di Storia delle Religioni all’Università MGIMO (Mosca), storico e politologo, Direttore generale del Centro “Chiesa e relazioni internazionali” presso la medesima università.