Lettura
Siamo amati da Dio e da lui chiamati alla santità; per questo dobbiamo rivestirci di bontà e di misericordia, di umiltà e di mansuetudine, di pazienza e di capacità di perdonare. Dopo il distacco dai beni ecco, allora, il distacco da sé. Gesù lo propone nel modo più sobrio possibile: sei tu che devi cambiare; tu e i tuoi sentimenti, tu e i tuoi atteggiamenti, tu e il tuo modo di porti di fronte agli altri. Tu e non il tuo nemico, tu e il tuo cuore, perdonato e liberato, per essere libero di amare e perdonare tutti.
Meditazione
Nelle beatitudini lucane abbiamo visto il comportamento di Dio che è grazia e misericordia per i poveri, ora vediamo il comportamento degli uomini che hanno accolto la sua grazia e la sua misericordia: dietro ogni imperativo, si legge, in filigrana, un indicativo che mostra come Dio mi ha amato in Gesù. Sono parole strettamente autobiografiche: lui per primo ha fatto ciò che ha detto. Questo brano riporta alla mia attenzione il modo in cui Dio mi ama, in modo che io, riconoscendomi peccatore graziato, faccia di questa grazia la fonte della mia vita nuova. Il brano, quindi, rivela chi è Dio per me, chi sono io per lui e chi devo essere per gli altri. L’amore per i nemici ha qui il suo fondamento perché è lo stesso di cui abbiamo beneficiato noi, quando eravamo ancora lontani e peccatori. Questa imitazione di Dio non è più un’impresa impossibile e disperata, il cui tentativo è riservato a pochissimi eletti; essa è accessibile a tutti perché, mediante la misericordia e la grazia ricevute, partecipiamo tutti della natura di Dio che è grazia e misericordia. Uno ama solo se è amato e come è amato: nessuno può dare ciò che non ha ricevuto! Ora Dio ci ama, senza riserve; quindi, anche noi, perché amati e accettati, possiamo accettare ed amare noi stessi come siamo e possiamo accettare ed amare gli altri come sono, senza riserve. Così diventiamo come Dio, diventiamo santi come Lui è santo, cioè misericordiosi come Lui è misericordioso.
Preghiera
Signore, aiutami a scoprire la concretezza della carità e dell’amore per costruire una vera fraternità. Aprimi gli occhi perché alle parole io possa far seguire azioni concrete per realizzare il tuo nuovo ed unico comandamento: amatevi come io vi ho amato.
Agire
Cercherò di compiere un gesto d’amore verso chi non mi ama.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it