A coloro che cercano devozioni e rivelazioni: "Ma prendi il Vangelo!"

Nella Messa a Santa Marta, il Papa ricorda che Gesù è il centro di tutto e redarguisce quei “cristiani di atteggiamento”, che basano la propria fede e religiosità su mille comandamenti

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Il centro del cristiano è Gesù Cristo, nient’altro. Questo il cristiano non deve mai dimenticarlo, perché nella vita non si può essere “cristiani di atteggiamento” che “cercano soltanto devozioni, senza Gesù”, ma cristiani che siano in grado di seguirlo, adorarlo e spendere la propria vita per Lui. Papa Francesco ha aperto la giornata di oggi, interamente dedicata alla pace e al digiuno, con un invito a ritornare all’essenziale, alla radice della fede cristiana: l’incontro con Gesù.

Nella Messa di oggi nella Casa Santa Marta, il Santo Padre ha ricordato infatti l’importanza di mettere Cristo al centro della vita. Una parola, questa, che “non si capisce tanto facilmente” ha detto. Gesù, ha sottolineato il Pontefice, “non è un signore tale o quale” ma “il Signore, l’unico Signore” che “ci rigenera e ci fonda”.

Anche i farisei del Vangelo di oggi non avevano ben afferrato questo concetto: mettevano “il centro della loro religiosità in tanti comandamenti”. Una malattia che si è protratta ancora oggi, secondo il Papa: “Se non c’è Gesù al centro, ci saranno altre cose”, ha osservato. Ecco allora spuntare “tanti cristiani senza Cristo, senza Gesù”. “Cristiani di attegiamento” li ha definiti il Pontefice, ovvero tutti coloro che basano la propria fede e religiosità sul ‘Ah, devo fare questo, devo fare questo, devo fare questo…’. “‘Ma perché fai questo?’ – ‘No: si deve fare!’. ‘Ma perché?’ – ‘Ah, non so, ma si deve fare’. E Gesù, dov’è? Un comandamento è valido se viene da Gesù: io faccio questo perché il Signore vuole che io faccia questo. Ma siccome io sono un cristiano senza Cristo, faccio questo e non so perché lo devo fare” ha rimarcato Papa Francesco.

C’è poi un’altra categoria di questi “cristiani senza Cristo”: quelli “che soltanto cercano devozioni”, “ma Gesù non c’è”. “Se le tue devozioni ti portano a Gesù – ha spiegato il Papa – quello va bene. Ma se tu rimani lì, qualcosa non va”. A questi si aggiunge il gruppo di coloro “che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private”, che vogliono andare “allo spettacolo della rivelazione, a sentire delle cose nuove”. A questi il Papa ha detto: “Ma prendi il Vangelo!”:

“Qual è la regola per essere cristiano con Cristo, e non diventare cristiani senza Cristo? E qual è il segno che una persona è un cristiano con Cristo?” si è domandato il Papa. “La regola è semplice – ha risposto – soltanto è valido quello che ti porta a Gesù, e soltanto è valido quello che viene da Gesù… Questo ti porta a Gesù? Vai avanti. Questo comandamento, questo atteggiamento viene da Gesù? Vai avanti. Ma se non ti porta a Gesù e se non viene da Gesù, ma … non si sa, è un po’ pericoloso”.

Il segno è essere “capace di adorare” il Signore, sapersi porre in “preghiera di adorazione davanti a Gesù”. Quindi “se tu non riesci ad adorare Gesù” ha proseguito Bergoglio, “qualcosa ti manca”. La preghiera finale di Francesco è che “il Signore ci faccia capire che soltanto Lui è il Signore, è l’unico Signore. E ci dia anche la grazia di amarLo tanto, di seguirLo, di andare sulla strada che Lui ci ha insegnato”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione