Come nascono i frutti? Dai fiori, i quali, a loro volta, sono originati da piante che, ancora, germinano da un piccolo seme. L’occhio superficiale, pur abbagliato dal grande albero, denigra il piccolo seme, ma, in realtà, esso ne è la vera origine. Non per nulla, il Vangelo vi insiste tanto (Mt 13,31-32), da paragonarvi addirittura “Il regno dei cieli”.
Qualcosa del genere è accaduto sabato 31 agosto sera, al rientro dei partecipanti al Campo Estivo Caritas, organizzato dal parroco di Osteria Nuova e Frasso Sabino. Un piccolo gruppo, costituito da alcuni animatori e da ragazzi di età diverse, disabili, di colore, stranieri o italiani, tutti provenienti da famiglie non abbienti hanno dato una grande testimonianza di integrazione e di gioia vera. Una cosa rara, in una società come la nostra, sostanzialmente ricca nonostante la tanto paventata crisi, ma straziata da ansie e malumori. Questo gruppetto di ragazzi, invece, ha dimostrato ai presenti quanto sia bella la vita, quanto importante sia viverla senza ripiegamenti egoistici e conseguenti malesseri, che corrodono dall’intimo, per sfociare poi all’esterno.
Il tempo a loro disposizione è stato breve, una sola settimana; il numero limitato (una quindicina): ma le piccole comunità non hanno potuto fare più di tanto, e ciò ha comunque comportato uno sforzo enorme, contenuto solo per la generosità di alcuni. Il seme, però, è stato gettato; e certamente germoglierà e darà frutti; anzi alcuni ha già iniziato a darli.
Al rientro, svoltosi secondo un collaudato canovaccio, presso la struttura fieristica di Frasso Sabino, ad Osteria Nuova, che il comune pone a disposizione ormai da anni, erano presenti varie autorità. Oltre al sindaco Nino Statuti, c’erano anche il sindaco di Poggio Moiano, Santino Desideri, che si è adoperato per fornirci il pulmino della Comunità Montana; il parroco di Poggio Moiano, don Davino businaro; i membri dell’”Equipe Migrantes sabina” e una buona rappresentanza della sezione di Fara Sabina dell’ANC, guidata dal suo presidente Lorenzo Picarelli.
Bisogna anche sottolineare il contributo della Pro Loco di Frasso Sabino e di alcuni membri del Comitato di Osteria Nuova, che hanno provveduto alla sistemazione della struttura, e la presenza del responsabile “Migrantes” della diocesi di Tivoli, nonché responsabile nazionale degli africani di lingua francofona, don Denis Kibangu. Il sacerdote ha presenziato all’evento, accompagnato da alcuni membri del suo coro, il quale ha anche supportato il piccolo spettacolo realizzato dai ragazzi tornati dal Campo.
Dopo l’annuncio del prossimo appuntamento a partecipanti e genitori, fissato a domenica 8 settembre, l’incontro si è concluso con un’agape fraterna. Davvero una bella serata: con persone, come già detto, di origini e difficoltà diverse tra loro, uniti però dal testimoniare la possibilità reale di un incontro reciproco. La gioia, che traspariva dai volti di quei ragazzi, è stata un formidabile messaggio per tutti presenti.