Un giovane statunitense, Peter Srsich, ha incontrato Benedetto XVI il 30 maggio 2012, meno di un anno prima della rinuncia di Ratzinger al pontificato. Un incontro così intenso, da ispirare a Peter la vocazione al sacerdozio.
La storia è stata raccontata dallo stesso Peter e dalla sua famiglia in un video in lingua inglese, che in questi giorni sta facendo il giro del web. La videoregistrazione non narra solo la nascita della vocazione del giovane, ma anche della sconfitta di una terribile malattia che lo aveva colpito a 17 anni, quando gli fu diagnosticato un tumore aggressivo – un linfoma non-Hodgkin – nel petto, che lo costrinse a pesanti cure nel Children’s Hospital Colorado.
Dopo aver scoperto la malattia, il diciassettenne si rivolse alla fondazione Make-a-Wish, che esiste anche in Italia, per esprimere il desiderio di incontrare Papa Benedetto XVI a Roma. Grazie alla fondazione, Peter ha partecipato all’udienza generale del 30 maggio 2012.
Durante l’incontro, papa Benedetto XVI ha ascoltato con attenzione la storia di Peter, ha poi posto la sua mano sul petto del giovane e l’ha benedetto. Nel video, Peter racconta la sua esperienza romana e descrive l’attuale Papa emerito come ”umile”, parole che riecheggiano quelle proferite da Papa Francesco, il 23 marzo scorso, quando è andato a trovare il predecessore a Castel Gandolfo e gli ha regalato proprio un’icona della Madonna dell’Umiltà.
Più di un anno dopo l’incontro con Benedetto XVI, Peter è guarito. Oggi è uno studente della Regis University di Denver, un ateneo gestito dai gesuiti, che nutre nel cuore il desiderio di diventare sacerdote. I genitori non hanno dubbi: a guarire il figlio sono state le preghiere di intercessione di Papa Benedetto.