La Chiesa di Venezia raccoglie immediatamente l’appello lanciato ieri all’Angelus da Papa Francesco che ha indetto, per il prossimo sabato 7 settembre - vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace - una “giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero”. Con una lettera resa nota in queste ore - e già pubblicata integralmente sul sito del Patriarcato www.patriarcatovenezia.it e del settimanale diocesano Gente Veneta www.genteveneta.it- il Patriarca mons. Francesco Moraglia chiede che il 7 settembre “in tutte le chiese, rettorie e parrocchie del Patriarcato, si tengano, nei modi ritenuti più idonei, momenti di preghiera - adorazione eucaristica guidata - coinvolgendo il maggior numero di fedeli. La preghiera è la grande risorsa del cristiano, il modo in cui sa di poter fattivamente intervenire nelle vicende umane, quando altre forme di persuasione sono impotenti a convincere le menti e i cuori”.
“Tutta la Chiesa che è in Venezia - scrive il Patriarca - si riconosce nelle parole di papa Francesco, nella convinzione che «guerra chiama guerra»; la Beata Vergine Maria, Regina della Pace, sostenga la nostra preghiera e il digiuno”. E aggiunge: “Insieme ai pellegrini veneziani, a Roma proprio nei giorni 6-8 settembre per il Pellegrinaggio diocesano dell’Anno della Fede, avrò la gioia di partecipare personalmente al momento di preghiera col Santo Padre in Piazza San Pietro; tutti, in quel momento, ci troveremo nella comune preghiera”.
Facendo riferimento alla lettera-invito del Patriarca, il vicario generale della Diocesi di Venezia don Angelo Pagan raccomanda “che in tutte le parrocchie si cerchi di dar corpo a questa giornata di digiuno e preghiera indetta dal Papa in modo che nessuno che abbia il desiderio di rispondere all’appello del Santo Padre si trovi nell’impossibilità di farlo” e segnala, inoltre, che nel Duomo di S. Lorenzo a Mestre (Piazza Ferretto) sabato 7 settembre, alle ore 21.00, avrà luogo una veglia di preghiera per la pace, curata dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali. “A tale gesto unitario - sottolinea don Pagan - unitario sono invitati tutti, in particolare gli aderenti alle associazioni e ai movimenti ecclesiale e quanti, dalle comunità parrocchiali e religiose, desiderassero vivere insieme questo speciale momento di preghiera”.