Lettura
Il brano del Vangelo di oggi riporta quello che possiamo considerare il “discorso programmatico” di Gesù, la chiave di lettura per comprendere il ministero di Gesù così come lo descrive Luca nel Vangelo: la Scrittura che “oggi” si compie, la buona notizia proclamata ai poveri, il Regno di Dio annunciato a tutti i popoli, Gesù profeta escatologico paragonato ad Elìa e ad Elisèo, l’anno di grazia del Signore con i segni annessi e connessi.
Meditazione
Anche noi, come gli abitanti di Nazaret nella sinagoga, dobbiamo avere gli occhi fissi su Gesù e le orecchie attente alle sue parole. Gli occhi fissi su di Lui perché nulla è importante quanto Lui; le orecchie aperte perché solo dall’ascolto avremo luce sufficiente per i passi del nostro cammino. Puntando gli occhi su Gesù smetteremo di essere autoreferenziali e inizieremo, finalmente, a proclamare, con la parola e con la vita, che il Signore ci ha redenti e che ha piantato l’albero della speranza, che mai dobbiamo farci rubare, al centro di tutte le disperazioni del mondo. Se riuscissimo a farlo davvero, troveremmo la fontana della comunione, la convivialità delle differenze, l’unità dello Spirito nella diversità dei carismi e dei ministeri. Con gli occhi fissi su Gesù vescovi, presbiteri, religiosi e diaconi si libereranno dal peso di tante esteriorità, dalle mille cose futili, dalle centomila attività che spezzano l’equilibrio interiore e, soprattutto, riscopriranno il valore del silenzio, proveranno di nuovo il gusto della preghiera prolungata, fatta di abbandono e di stupore, davanti all’Eucaristia, centro della comunità, fonte e culmine della loro missione. Con gli occhi fissi su Gesù rinasceranno le famiglie, diventando ciò che sono: memoria, profezia e attualizzazione del sacrificio d’amore di Gesù sulla croce. Con gli occhi fissi su Gesù il lavoro dei laici si caricherà di una potentissima valenza pastorale… Con gli occhi fissi su Gesù ci sarà comunione e corresponsabilità nella Chiesa e i poveri, i prigionieri, gli oppressi, i ciechi di oggi non ci accuseranno di latitanza e di paura, di quieto vivere e scarsa lungimiranza, ma vedranno in noi il Signore che continua la sua opera di annuncio e di testimonianza, di predicazione e di guarigione, insomma il suo “anno di grazia”.
Preghiera
Signore, dacci di vivere integralmente il Vangelo così da poter sommergere il mondo con l’alta marea della nostra fede, della nostra speranza e della nostra carità. Dacci di vivere il Vangelo perché gli uomini e le donne di oggi possano sperimentare che, anche per loro, “oggi si compie questa Scrittura”.
Agire
Cercherò di avere sempre Gesù davanti agli occhi, e ripeterò spesso la frase: «oggi si compie questa Scrittura».
Meditazione del giorno a cura di monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it