Una ditta di Prato restaurerà il tetto della Basilica della Natività a Betlemme

I lavori, che inizieranno nelle prossime settimane, prevedono anche il restauro delle vetrate

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Sarà un’impresa italiana a eseguire i lavori per il rifacimento del tetto della Basilica della Natività di Betlemme. La gara di appalto è stata vinta dalla ditta Piacentini di Prato (Toscana). L’intervento prevede anche il restauro delle vetrate, che con il tempo hanno subito un grave deterioramento. La spesa prevista supera i due milioni di euro, somma garantita per il 50% da risorse palestinesi e il rimanente da alcuni stati, tra cui il Vaticano, l’Ungheria, la Francia, la Russia e la Grecia. 

La società è stata assistita dal Consolato Italiano di Gerusalemme che ha seguito, giorno dopo giorno, l’evolversi dell’affidamento dei lavori. L’accordo è stato sottoscritto dai rappresentanti delle tre religioni cristiane che gestiscono la Basilica, dopo la firma dello statu quo. I cattolici erano rappresentati dal custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa. Erano presenti, tra gli altri, il Primo Ministro Palestinese, Rami El Hamadallah, il delegato apostolico a Gerusalemme monsignor Giuseppe Lazzarotto, il vescovo ausiliare di Gerusalemme, mons. William Shomali, il console d’Italia, il console di Russia, i ministri del Turismo e delle Finanze dell’Autorità Palestinese, il governatore e il sindaco di Betlemme.

I lavori per il rifacimento del tetto della basilica erano ormai improcrastinabili, da tempo c’era infatti necessità impellente di un intervento. A causa della copertura, oramai fatiscente, le precipitazioni provocavano allagamenti che mettevano e mettono tuttora in serio pericolo l’antica pavimentazione. I lavori di restauro dovrebbero iniziare nelle prossime settimane.

A giugno dello scorso anno, la chiesa della Natività è stata inserita dall’Unesco nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Insieme alle chiese dell’Annunciazione di Nazareth e del Santo Sepolcro di Gerusalemme, la basilica di Betlemme è una delle principali e irrinunciabili mete dei pellegrinaggi in Terra Santa.

(Articolo tratto dal sito del Patriarcato Latino di Gerusalemme)

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ZENIT Staff

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