Colombia: l'ELN libera un ostaggio canadese con la mediazione della Chiesa e della Croce Rossa

L’arcivescovo di Cali e il superiore gesuita del paese latinoamericano hanno fatto parte della missione umanitaria

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Il gruppo guerrigliero dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) ha liberato ieri il geologo canadese Jernoc Wobert, sequestrato lo scorso 18 gennaio.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha confermato il rilascio dell’ostaggio in un comunicato: “Il signor Wobert è stato consegnato dall’ELN in una zona rurale del Bolivar del Sud, in una missione umanitaria integrata dai delegati del CICR e, per richiesta dell’ELN, dall’arcivescovo di Cali e dal superiore della comunità gesuita colombiana.

Di fatto l’ELN ha richiesto la partecipazione alla missione umanitaria di monsignor Dario de Jesus Monsalve e di padre Francisco de Roux.

Il gesto dell’ELN è considerato un importante passo in avanti verso un possibile dialogo di pace con il secondo gruppo guerrigliero colombiano dopo le FARC, con cui è stato aperto un tavolo di trattative a Cuba.

Wober, che era coordinatore delle esplorazioni per conto dell’impresa canadese Braeval Mining, è stato sequestrato sette mesi fa in una miniera d’oro del dipartimento di Bolivar, assieme a due cittadini peruviani e a tre colombiani. Gli altri ostaggi erano stati liberati a febbraio.

Wober è stato tenuto sotto sequestro per fare pressioni sulla Braeval Mining, affinché questa devolvesse dei titoli minerari che, secondo l’ELN, aveva conseguito illegittimamente. A luglio l’impresa aveva annunciato il suo ritiro da quella zona per motivi di mercato.

Nel suo messaggio, il capo guerrigliero ha affermato che avrebbe consegnato il canadese ai due delegati della Chiesa Cattolica, come “atto umanitario”.

“Speriamo che questo sforzo contribuisca a un sano interscambio e porti la pace in Colombia”, ha affermato l’ELN in un comunicato.

“Vogliamo mettere in risalto nel nostro messaggio, che questo esito positivo dimostra che sono possibili soluzioni negoziate dei conflitti, anche se vi sono interessi contrapposti”, è stata una delle frasi che ha rivelato il desiderio di negoziazione da parte del gruppo.

Il presidente Juan Manuel Santos ha contribuito all’inizio dell’eventuale dialogo di pace con  l’ELN per la liberazione del canadese.

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ZENIT Staff

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