Urbino si prepara per la Festa del Duca

Il 16, 17 e 18 agosto la XXXII edizione della storica festa che ricostruisce il Rinascimento e riporta la città al al tempo del Signore del Montefeltro

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I volontari dell’A.R.S. Urbino Ducale sono già all’opera per ricostruire fedelmente il Rinascimento, seguendo le indicazioni tramandate da storici e studiosi, e riportare la città al tempo del Signore del Montefeltro in occasione della XXXII edizione della Festa del Duca, dal 16 al 18 agosto.

Si stanno ricostruendo porte cittadine e impreziosendo le strade e i vicoli della città con i colori delle contrade, creando così un continuum tra due importanti appuntamenti per la città marchigiana patrimonio Unesco: la Festa del Duca e la Festa dell’Aquilone.Proprio in quest’ottica, nel nuovo e ricco programma della Festa sono stati inserite alcune iniziative che uniscono le due manifestazioni. Tra queste: iltorneo di arceria di venerdì 16 agosto in cui i tiratori di frecce di Urbino si sfideranno in squadre per difendere il colore della propria contrada.

Durante il week end del Duca sarà inoltre inaugurata e resterà visitabile fino al 1 settembre la mostra L’aquila e l’Aquilone, dove saranno esposti aquiloni antichi e storici e una sezione dedicata agli aquiloni più belli provenienti da tutta Italia, tra cui Padova, Cervia, Roma, Venezia etc. Infine adulti e bambini potranno cimentarsi nella realizzazione di un vero e proprio aquilone seguendo il laboratorio che si terrà dal 16 al 18 agosto urante le tre giornate della Festa del Duca.

Di edizione in edizione, i Sipari Rinascimentali si arricchiescono di importanti contenuti come mostre (Sensazioni e ricordi, Acquerello e…, La stanza dei Ricordi), musiche (Musiche al tempo di Barocci), spettacoli teatrali (La Sparagna, La Mandragola), reading letterari (Il Duca scritto da Pietro Gattari, Letture Rinascimentali, Alchimia e Astrologia), danze (Danze di corte, Flamenco), spettacoli internazionali (Els Cavallets cotoners, Spagna) cercando di riscoprire e ricordare momenti della storia della città a volte poco conosciute ai più e di coivolgere la cittadinanza riportando in vita con abiti, ambientazioni, piatti caratteristici, tornei e giochi storici (Tornei della cortegiania, Il Gioco dell’Aita) la tradizione che ha reso Urbino nel mondo città delle arti e della cultura.  

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ZENIT Staff

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