BELLARIA (RN), sabato, 27 ottobre 2012 (ZENIT.org).– Si è aperto ieri a Bellaria il XXXII Convegno dei Centri di aiuto alla vita. Intervenendo alla tavola rotonda di apertura il presidente Carlo Casini ha detto:

«È di tutta evidenza che oggi occorre un generale rinnovamento civile, morale ed anche politico. Da dove ripartire? All'epoca della Rerum novarum la prima pietra fu lo sguardo sulla condizione operaia. Noi oggi osiamo indicare come punto di ripartenza, come forza rinnovatrice anche della politica, lo sguardo sull'embrione umano.

«È una follia?» si è chiesto Casini davanti ai volontari dei 330 Cav italiani. «Che cosa ha che fare con il debito pubblico e privato, con la disoccupazione e la disperazione dei giovani, lo sguardo sul primo comparire della vita umana? Giovanni Paolo II, nel 1985, disse che chi riconosce un suo simile nel concepito non ancora nato "acquista occhi nuovi" per interpretare l'intera realtà».

Alla tavola rotonda è intervenuto anche mons. Lafranconi, vescovo di Cremona, vicepresidente della Conferenza episcopale lombarda con delega alla Famiglia e alla Vita. «Ogni uomo è custode della vita degli altri» ha detto. «I volontari della vita che operano nei Cav esprimono questa vocazione universale di essere ognuno custode della vita del fratello. La loro azione ha pertanto una grande rilevanza sociale nel costruire la città degli uomini nel rispetto della dignità di ogni uomo».

I lavori odierni sono ripresi alle nove e proseguiranno fino alle 19,30.

* Il programma completo è disponibile a questa pagina web