ROMA, sabato, 20 ottobre 2012 (ZENIT.org) – Vogliamo che questo incontro ci aiuti a cogliere i segni dei tempi. Sarà un momento di ascolto, di riflessione e impegno che porterà a scelte mature e di giustizia, individuando precise linee di azione.
Don Oreste era in unione intima, profonda, reale con Dio. Ciò lo rendeva contemporaneo al Dio della storia, al Dio Gesù Cristo, alla passione di Dio per l’uomo povero e sofferente. Questa unione istantanea – dava del tu al Signore, lo vedeva faccia a faccia – lo rendeva presente alle vicende storiche e sociali.
E’ stato profeta nel leggere l’oggi di Dio e nel vivere il presente. Sapeva ascoltare e decodificare i messaggi che riceveva, anche a volte contraddittori, trovando una soluzione concreta dei problemi, sempre in questa lettura di giustizia, per il bene di tutti, con una opzione preferenziale dei poveri.
Questo convegno è un’apertura alla speranza. Lo sguardo di speranza è dato dal costituire mondi vitali nuovi, comunità vive, dove si esprime la solidarietà, la condivisione dei beni. La proposta di don Oreste è stata anche di tipo economico: un’economia del gratuito, della restituzione, della condivisione, della giustizia distributiva. In cui nessuno è nell’abbondanza, ma nessuno è nell’indigenza. Dove ognuno esprime le proprie capacità, la sua originalità, i suoi valori per il bene comune.
Questa è la grande sfida che vogliamo affrontare, a cui chiamiamo a rispondere tutte le persone a cui, in qualche modo, don Benzi ha modificato la vita.
* Programma: www.donoreste.it
Giovanni Paolo Ramonda
Responsabile Generale
Comunità Papa Giovanni XXIII