di Carlo Climati
ROMA, venerdì, 19 ottobre 2012 (ZENIT.org) - Il mondo dei cartoni animati è spesso considerato una parentesi di divertimento per bambini, senza troppi contenuti. Eppure, se ci pensiamo bene, certi personaggi non sono soltanto pupazzetti di carta, destinati a rilassare o a far ridere. Dedicando loro uno sguardo più attento, ci accorgeremo che possono anche trasmettere valori e stimolare utili riflessioni.
Pensiamo, ad esempio, ai buoni messaggi dei film di Walt Disney. La maggior parte di questi lungometraggi invita a riflettere sull’importanza dell’amicizia e della ricerca costante dell’altro. Cenerentola, ad esempio, non è mai sola. È circondata da un gruppo di allegri topolini e uccellini. Il suo successo finale sarà il frutto di questi simpatici compagni che l’hanno sostenuta nei momenti di difficoltà.
Nel Libro della giungla il giovane protagonista sconfigge la tigre grazie all’aiuto di un orso, di una pantera e di quattro avvoltoi canterini. Lo stesso accade in Lilli e il vagabondo, dove due cani salvano il loro amico randagio, e nel film Gli aristogatti, con la collaborazione tra un topolino investigatore e un gruppo di micioni che suonano musica jazz.
L’elemento del gioco di squadra, tipico dei film di Disney, è fortemente educativo. Aiuta a credere nella vita come dimensione corale, in cui è necessario dialogare e non chiudersi nel proprio guscio di egoismo.
Per questa ragione, nel film Biancaneve, Disney dà grande risalto ai sette nani, trasformandoli negli autentici protagonisti della storia. La loro amicizia è importante e diventa uno degli elementi più significativi della favola.
Un altro cartone animato positivo è Kim Possibile, che ha già conquistato il cuore dei bambini di tutto il mondo. Racconta le avventure di una ragazza adolescente che si divide tra l’identità segreta di super eroina e la vita di una normale studentessa.
Le sue storie, pubblicate anche a fumetti, sono ricche di emozioni e di poesia. Kim Possibile è costantemente impegnata nel salvare il mondo dalle minacce più terribili. Ma poi, nella vita privata, è una ragazza come tante, che deve affrontare i tipici problemi dell’adolescenza: la timidezza, le difficoltà nello studio, i rapporti con i genitori, con gli amici e con i professori.
Il contrasto tra la forza della super eroina e la fragilità dell’adolescente costituisce l’affascinante filo conduttore delle storie di Kim Possible, sempre avvincenti, mai scontate. È un cartone animato che esalta i valori dell’umiltà, dell’amicizia e dello sforzo quotidiano.
Positivi sono anche certi cartoni animati di Hanna e Barbera, che puntano ad ironizzare sulla realtà della vita quotidiana. L’uomo qualunque di oggi, che non può fare a meno del televisore e della partita di calcio, viene sapientemente ridicolizzato in serie divertentissime come Gli Antenati e I Pronipoti.
Questi cartoni, ambientati nel futuro e nella preistoria, rappresentano la parodia di una natura umana che non vuole rinunciare agli effimeri piaceri del consumismo.
La famiglia dei Flintstones (Gli Antenati) può contare su tutti gli elettrodomestici dei nostri tempi, in versione cavernicola. E lo stesso accade, nella variante futurista, per la serie dei Pronipoti, dominata da robot casalinghi dall’aspetto quasi umano. Nonostante le trovate tecnologiche che dovrebbero semplificare la vita, la famiglia dei Jetsons si ritrova ad affrontare i problemi di sempre.
Non basta, dunque, premere un bottone per vivere meglio. Il valore dell’uomo rimane insostituibile, anche nei cartoni animati.
Un altro bel messaggio è quello trasmesso da un capolavoro del cinema d’animazione italiano: Putiferio va alla guerra, diretto da Roberto Gavioli. È la storia di due eserciti di formiche, in conflitto tra loro.
Alla fine del film, accade un fatto inaspettato: l’arrivo di un affamato formichiere. E così, i due eserciti abbandonano la guerra per aiutarsi reciprocamente, di fronte ad un pericolo più grande.
L’animale resterà a bocca asciutta e le formiche comprenderanno l’importanza del valore della pace. Lavoreranno insieme per ricostruire i loro villaggi distrutti.
Il messaggio del film è splendido. Gli esseri umani, a volte, si perdono nell’assurdità della guerra. Ma di fronte alla grandezza dell’universo non sono altro che piccole formiche. E allora perché non collaborare, invece di impugnare le armi?